Centro Giacometti: il 2026 sarà dedicato ad Alberto Giacometti

In occasione del centoventicinquesimo compleanno e sessantesimo dalla morte di Alberto Giacometti, il Centro Giacometti nell'estate del 2026 organizzerà un simposio dal titolo: “Percorsi svizzeri e italiani di Alberto Giacometti”.
13.10.2025
4 min
Un paesaggio montano con una strada che conduce a una casa storica con finestre verdi. Alle spalle, una montagna maestosa e alberi verdi. Un cielo sereno con alcune nuvole.
Centro Giacometti.

In occasione del centoventicinquesimo compleanno e sessantesimo dalla morte di Alberto Giacometti, il Centro Giacometti nell'estate del 2026 organizzerà un simposio dal titolo: “Percorsi svizzeri e italiani di Alberto Giacometti”. Simposio che farà luce proprio su dei fatti legati alla valle di Giacometti e al mondo culturale italiano da lui frequentato. Ricercatori universitari, curatori e psicanalisti illustreranno vari aspetti del Giacometti “bregagliotto”, cresciuto e formato in una valle di montagna Svizzera, adiacente al mondo lombardo.

“Abbiamo l’obiettivo di parlare di ciò che Alberto ha vissuto, di quali esperienze ha fatto, degli incontri che ha avuto, partendo da un punto di vista del territorio; di Stampa, della Bregaglia e dello spazio culturale italiano, e dei i percorsi lombardi che ha avuto soprattutto a partire dal 1955. Per far vedere che c’è anche una dimensione della sua origine che ha portato alla sua notorietà mondiale “, dichiara Marco Giacometti presidente del Centro Giacometti.

Gli esperti chiamati a Stampa l’11 e il 12 luglio 2026 sono di indiscusso valore: Tobia Mezzola è direttore del Museo della Svizzera italiana (MASI) di Lugano, e ha lavorato per il Museo d’arte di Zurigo e nel 2001 aveva partecipato alla realizzazione di una mostra retrospettiva su Alberto Giacometti.
Paul Müller invece è un conoscitore di Giovanni Giacometti e ha contribuito in modo essenziale alla mostra sul giovane Giacometti realizzata a Coira due anni fa. Joanna Fiduccia è una professoressa statunitense che sta pubblicando un libro sugli anni 30 di Giacometti. Virginia Marano, membro del consiglio della Fondazione Centro Giacometti è una storica dell'arte e curatrice. Laurie Bischoff ha finito la sua tesi di dottorato all’Università di Ginevra su ciò che è successo nell’anno dopo la morte di Alberto Giacometti. Eugenia Ingenito viene dall’Università di Salerno ha realizzato un lavoro sui percorsi romani e napoletani di Alberto Giacometti nel 1921. Matthias Oppermann è un conoscitore dei luoghi e parlerà delle pietre, dei sassi di Stampa e del rapporto che Giacometti aveva con loro.
Andreas Kley dell’Università di Zurigo parlerà della famiglia Giacometti e dei rapporti con il professore di diritto pubblico Zaccaria Giacometti e infine Marco Giacometti parlerà dei modelli bregagliotti di Alberto Giacometti. Ci sarà la traduzione simultanea dal tedesco all’italiano fatta da un professionista, Marco Papa.

Per Marco Giacometti l’obiettivo di questo evento è quello di portare dei conoscitori a Stampa per parlare di Alberto Giacometti alla popolazione locale e agli ospiti interessati alla cultura, un po’ sulla falsariga di quello che succede in Engadina con Nietzsche e Hesse. Questo simposio sarà una prima assoluta per l’argomento trattato, sia in Bregaglia ma anche per la Svizzera.

“Nel 2026 oltre al simposio ci saranno mostre negli spazi del Centro Giacometti e poi in novembre ci piacerebbe andare in scena con una pièce teatrale nuova su Alberto Giacometti firmata dal regista e drammaturgo polacco Marek Kedzierski, con le attrici Stefania Casini e Astra Lanz. Collaboreremo con la Biennale Bregaglia, la quale si avvicinerà per la prima volta a Stampa, e realizzerà una discussione sabato 11 luglio 2026, protagonisti della discussione saranno la curatrice e uno degli artisti”.

Le mostre in programma per il 2026 negli spazi del Centro Giacometti saranno documentarie su Alberto Giacometti in Bregaglia. Ci sarà una mostra fotografica partendo da Alberto bambino nel contesto della Bregaglia, Stampa e Capolago divisa in quattro capitoli. Poi ci sarà un’istallazione video realizzata con la collaborazione di Fernando Tiberini in cui si introduce il pubblico ai Giacometti, nel video Marco Giacometti risponde alle domande che negli ultimi anni gli sono state poste con più frequenza. Ci sarà una mostra di Laurie Bischoff che descriverà cosa successe nell’anno dopo la morte di Alberto Giacometti.

Insomma il Centro Giacometti ha le idee chiare su come rendere onore al più famoso componente della famiglia Giacometti a 125 anni dalla sua nascita.