Commemorazione per Luigi Giacometti: "Un uomo straordinario”

Domenica 2 novembre nella palestra della scuola di Stampa si è tenuto un pomeriggio commemorativo per ricordare e raccontare Luigi Giacometti a un anno di distanza dalla sua scomparsa.
07.11.2025
3 min
Un incontro in una sala, con una presentazione su uno schermo. Diverse persone sedute ai tavoli ascoltano, mentre un uomo in piedi legge un documento. Alcuni partecipanti prendono appunti, mentre altri guardano verso il relatore.

Promotore del pomeriggio è stata la Fondazione Gaudenzio e Palmira Giovanoli di Maloggia. Il momento è stato occasione per raccogliere testimonianze di persone che hanno avuto il piacere di conoscere e collaborare con Luigi Giacometti che è stato, come dichiarato da Rodolfo Maurizio, un uomo straordinario.

Un uomo che ha vissuto i suoi 99 anni di vita (1925-2024) cercando sempre di assecondare le sue passioni e i suoi valori. Prima come maestro, lavoro che ha svolto seguendo l’esempio del maestro Gaudenzio Giovanoli suo insegnate ai tempi della frequentazione delle scuole a Maloja, poi dedicandosi allo studio della Teologia e poi nel lavoro di pastore evangelico che gli ha permesso di immergersi nelle varie culture: italiana, tedesca e romancia. Ma l’aspetto che sicuramente di più si è celebrato è stato l’immenso contributo che questo uomo ha dato alla cultura bregagliotta. Prima di tutto al lavoro svolto per la conservazione e la valorizzazione del dialetto vallerano, che, grazie a lui, ha visto la prima stesura di un suo dizionario, con la realizzazione del 2012 con edizione Pgi, del Dizionario del dialetto bregagliotto variante Sopraporta.

Il pomeriggio ha permesso di ricordare e celebrare anche le altre numerose pubblicazioni, sono state diverse le poesie lette, poesie che appartengono a diverse raccolte, poesie divertenti, ma che spesso partono dall’osservazione della semplice realtà e portano o ad insegnamenti come nel caso del Bobó (coccinella) che nel suo farsi dondolare dal vento trovava una profonda serenità, o ad una lettura della società avvolte inquieta come nel caso del gioco delle costruzioni di sabbia dei bambini, che poi l’uomo protrae anche nella sua vita adulta. Poesie che cercano e spesso riescono a strappare un sorriso al lettore.

Numerose le testimonianze, primo fra tutti è stato il contributo del figlio Pier Paolo che ha proposto una biografia di suo padre con approfondimenti sul suo rapporto con la moglie Meta. Poi la lettura di Rodolfo Maurizio e la testimonianza di Doranna Rivoir. Poi le testimonianze di Andrea Crüzer e Regula Bücheler che hanno parlato della nascita e della realizzazione de Elementi per una grammatica del dialetto bregagliotto di Sopraporta.

Renata Giovanoli Semadeni e Marco Ranzoni che hanno parlato rispettivamente del Dizionario e del Repertorio del dialetto bregagliotto. Klaus Reinhardt che ha parlato del suo rapporto e della traduzione delle poesie della raccolta Clair e Scür con la lettura di due poesie prima in bregagliotto eseguita da Lucrezia Gianotti Bischoff e poi in tedesco, dallo stesso Klaus Reinhardt. Selina e Fabiana Krüger e Nicolin Gianotti hanno ancora letto poesie e testi.
Ad aprire e chiudere la commemorazione è stato il suono del piano di Carlotta Prevosti.

Io non ho potuto assistere direttamente e ho scritto questo articolo ascoltando la registrazione dell’evento. Mentre in Bregaglia si teneva la commemorazione per Luigi Giacometti ero a Casarsa, alla tomba di Pier Paolo Pasoli, e a visitare il Centro Studi Pasoliniani, per ricordare i 50 anni dalla morte.
La mia impressione è che queste due uomini abbiano molto in comune soprattutto nella loro capacità di avere una vista lucida sul presente e nel capire la necessità di adoperarsi nel difendere la sacralità delle semplici azioni quotidiane, compreso l’uso del dialetto.