Dal 31 agosto scorso fino a venerdi 3 ottobre in Piazza Pestalozzi a Chiavenna dalle 18:30 alle 19:00 si è tenuto, un presidio, in concomitanza con altre piazze della Valcamonica, Valchiavenna, Valtellina e Valmalenco. Presidi quotidiani che avevano come obbiettivo quello di realizzare un’azione di solidarietà e sostegno alla Global Sumud Flotilla, la missione internazionale umanitaria diretta verso Gaza, terminata a causa del blocco in acque internazionali da parte di Israele. Altro obiettivo era quello di aggiornare i presenti sulla situazione della popolazione di Gaza soggetta da due anni, dopo l’attacco di Hamas ad Israele del 7 ottobre 2023, ad un’operazione che l’ONU ha definito di genocidio.
Il simbolo che ha accomunato i vari presidi è stata la vela, sotto questa vela ogni sera si sono riunite in media una ottantina di persone che hanno ascoltato il diario di bordo (notizie dalla Global Sumud Flotillia e su Gaza). Per me che ho partecipato ad alcuni di questi presidi, l’iniziativa è parsa da subito lodevole soprattutto perché ha interrotto quella sorte di imbarazzo o reticenza a parlare di quanto stesse succedendo a Gaza e allo stesso tempo ha permesso di mettere in piazza una umanità accomunata dalla stessa sensibilità che aveva voglia di dimostrare che avvolte il silenzio, anche se a migliaia di chilometri di distanza, rende in qualche modo complici.
L’esperienza di questi presidi ha permesso oltre che la condivisione anche la possibilità di potersi conoscere e soprattutto di riconoscere nel prossimo la stessa sofferenza e indignazione, situazione che ha aperto varchi relazionali prima inesplorati. Si può sicuramente dire che è stata un'esperienza di sicuro valore, faticosa per chi ha organizzato, ma sicuramente pregna di significato per tutti i partecipanti, diversi i presenti provenienti dalla Bregaglia svizzera. Posso sicuramente dire che in questi giorni la piazza è tornata ad essere la migliore piazza possibile; ora la speranza è che la classe politica torni anche ad essere la portatrice dei valori di pace, uguaglianza e fratellanza di cui il mondo e tutti noi abbiamo profondamente bisogno.
I presidi sono stati organizzati e sostenuti dai seguenti gruppi e associazioni: Cittadin* Attiv* Tirano-Palestina; Luci per il dialogo e Circolino Arci Valchiavenna; circolo culturale Il Forno, associazione Mondo Altro e associazione Teresita di Ponte in Valtellina; Donne per la pace di Sondrio; gruppo Fermiamo il riarmo Bassa Valle; AssoPace Palestina; Centro di Documentazione Rigoberta Menchù.