Lucia Nusser municipale per il Comune di Bregaglia ha dato il benvenuto alla relatrice della serata Julia Brenner, laureata in scienze dell’educazione e operatrice presso il Servizio ortopedagogico del Canton Grigioni, che ha una delle sue sedi a Samaden. L’ evento è stato promosso da Vita Bregaglia che si occupa di promozione e prevenzione della salute in diversi ambiti e fasce di età e la conferenza di giovedì scorso è stata dedicata ai più piccoli, che si trovano nell’età della prima infanzia e soprattutto ai loro genitori.
Julia ha parlato della sua esperienza come maestra della scuola dell'infanzia, e pedagoga specializzata.
“Siamo in un sistema difficile che ci offre tanti consigli e la cosa più delicata e difficile è capire cosa fare” ha dichiarato la Brenner.
Nei primi anni di vita i bambini sviluppano la fiducia nei propri mezzi e la stabilità emotiva. Il compito dell’educatore è accompagnarli e sostenerli, tenendo conto che ognuno ha il suo ritmo e i propri bisogni, deve esserci un’apertura ai sentimenti, tutti i sentimenti sono permessi. È molto importante riconoscere i loro sentimenti e far capire loro, la nostra empatia.
Julia Brenner ha dato consigli e regole per organizzare o indirizzare questi sentimenti, ha ricordato che è importante avere coerenza con quello che comunichiamo cosi avremo in cambio maggiore fiducia da parte del bambino. Ha parlato della comunicazione non violenta, comunicazione che cerca di capire il perché di certe manifestazioni, indagando sui bisogni profondi dei bambini.
Ci sono poi le regole e i rituali con cui si favorisce una certa struttura di vita, la Brenner ha proposto la realizzazione di piani giornalieri e settimanali, questo aiuta parecchio a dare un orientamento, è importante anche dare loro la possibilità di partecipare alla realizzazione di questo piano.
Di grande rilievo è passare del tempo nella natura. Dai due ai sette anni è importante dare la possibilità di sperimentare i sensi e i movimenti del proprio corpo, cosa da fare il più possibile all’aria aperta, mentre al contrario il tempo davanti ad uno schermo provoca squilibri nel sistema nervoso. Si dovrebbe valutare bene quanto tempo concedere loro di stare davanti ad uno schermo. È molto più facile dire di smettere dopo quindici minuti, piuttosto che dopo un’ora, quando si è totalmente immersi.
Molto importante è anche avere attenzione quando si fanno discussioni tra adulti, in questo caso è meglio lasciare fuori i bambini o comunque è importante far capire che c’è spazio per la risoluzione del conflitto, in modo da togliere ai bambini eventuali sensi di colpa. È inoltre opportuno non affrontare certe discussioni quando i bambini sono presenti.
In una cosa in Bregaglia siamo sicuramente favoriti, e sta nella possibilità di far crescere i propri figli nel villaggio, una famiglia da sola senza una rete di supporto fa difficoltà a funzionare. È sempre valido il proverbio che recita “Ci vuole un villaggio per crescere un bambino”.
La Brenner ha ricordato infine che i genitori sono modelli di riferimento e per questo è quanto mai necessario, se tengono al bene dei bambini, adottare comportamenti virtuosi.