Quest’anno il regolamento porta una novità: ogni match sarà diviso in quattro tempi da 20 minuti. Nove partite in calendario fino a fine ottobre: il viaggio è appena iniziato.
Sabato pomeriggio, al campo di Vico, è il Poschiavo a farci visita: sfida d’esordio, subito con scintille.
1° Tempo
Partenza brillante: al 7’, Yannick inventa sulla sinistra, si accentra e sfiora il vantaggio. Dal corner che ne nasce, la traversa dice di no.
Non passano nemmeno cinque minuti e Vincenzo centra il palo. Due legni in un lampo! La prima frazione prosegue con l’ACB in controllo della partita ma senza sussulti e si chiude 0-0.
2° Tempo
Ripresa sprint. Al 21’, un’azione avvolgente sulla destra libera Vincenzo: stavolta non sbaglia, esterno secco e palla in rete. È 1-0!
L’ACB gioca sciolto, crea, rischia. Sul finire, però, il Poschiavo sfiora il colpo: contropiede letale, l’attaccante si presenta a tu per tu con Francesco. Ma il nostro portiere si trasforma in supereroe: riflesso felino, parata miracolosa. Restiamo avanti.
3° Tempo
Ancora una partenza a razzo: Miguel stampa la terza traversa di giornata. Sembra un romanzo di sfortuna, ma al 52’ arriva l’occasione per scacciare i fantasmi: fallo di mano in area del Poschiavo e rigore per noi. Filippo non trema, botta sotto la traversa ed è 2-0!
Il tempo di un respiro e lo stesso Filippo prova la conclusione: deviazione fortuita e palla dentro. È 3-0, con il pubblico che si scalda. Gli ospiti reagiscono solo in contropiede, trovando a loro volta il palo: i legni ormai non si contano più.
4° Tempo
Qui serve la saggezza di Vujadin Boskov: “Partita finisce quando arbitro fischia”. Mai frase fu più vera.
Il Poschiavo, sotto di tre gol, non molla: approfitta di una palla persa al 62’ e accorcia. L’inerzia cambia: i nostri ragazzi, dopo aver speso tutto nei primi tre tempi, iniziano a calare.
Al 75’ altra distrazione difensiva, ed è 3-2. Quattro minuti più tardi il Poschiavo trova il gol che raddrizza la partita. Finisce 3-3!
Dal tripudio al gelo, tutto in un battito di ciglia.
Il pallone non ha memoria: non ricorda traverse, parate o dominio. Segna solo i gol, e per questo a volte è il più spietato degli arbitri.
Un esordio dolce-amaro: tre tempi di calcio brillante, intensità, coraggio. Poi il blackout finale, che lascia un po’ di amaro in bocca ma anche consapevolezze preziose.
La squadra esce dal campo delusa, ma tra traverse, parate eroiche e giocate di qualità, c’è molto di buono da portare a casa.
Presenti: Alessio, Ettore, Filippo, Francesco, Gianluca, Gregorio, Maddalena, Miguel, Rafael G., Rafael O.P., Tommaso, Vincenzo, Yannick.
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