L’estate del 2025 per Bondo e la Bondasca è stata quella delle riaperture. Se il 12 settembre scorso a Bondo, è stata fatta la cerimonia per la fine dei lavori alle opere del progetto Bondo II, domenica scorsa si è conclusa la prima stagione della Capanna Sciora riaperta il primo luglio dopo essere stata a lungo chiusa in seguito alla frana del Pizzo Cengalo del 2017. È stato dunque necessario tracciare un nuovo sentiero per raggiungere la capanna e i suoi 2118 metri, possiamo sicuramente che di necessità è stata fatta virtù e questo perché il nuovo sentiero di montagna segnalato in bianco e rosso che sale lungo il versante destro della valle su una lunghezza di 5,5 per circa 1.000 metri di dislivello, con i suoi ponti sospesi e con il panorama sul gruppo Sciora è un sentiero spettacolare. In concomitanza con l’apertura del sentiero è stata riaperta anche la Capanna Sciora, la Capanna Sciora della sezione Hoher Rohn del CAS è stata parzialmente ristrutturata e ammodernata, mantenendo il suo fascino e adeguando gli spazi, dotandoli di maggiori confort per gli ospiti e riducendo il numero di posti per i pernottamenti a 29 dai 42 precedenti.
A riaprire la Capanna, dopo questo lungo periodo di chiusura, sono stati Cinzia Fanconi e Mauro Cortesi; lei bregagliotta e lui poschiavino ma bregagliotto d’adozione. Con molto entusiasmo si sono lanciati in questa esperienza del tutto nuova per entrambi; lei è una coordinatrice di studio medico e lui un operatore in automazione, c’è da dire che Cinzia proviene da una famiglia che è da sempre attiva nell’accoglienza, in alberghi e ristoranti della Bregaglia. Li ho incontrati in uno degli ultimi giorni di apertura, e dopo essermi rilassato dopo la lunga camminata e aver mangiato un buon brodo e un piatto di polenta nel terrazzo esterno alla capanna, sono stato accolto nel salone interno per parlare un po’ con la coppia di gestori e fare un bilancio di fine stagione
Buongiorno Cinzia e Mauro, per iniziare questa intervista mi piacerebbe sapere quali sono stati i motivi che vi hanno spinto a provare questa esperienza di gestione della Capanna Sciora?
La scelta è arrivata perché soprattutto a me la Val Bondasca sta a cuore – dichiara Cinzia- è stata una occasione anche per provare ad uscire un po’ dalle rutine del lavoro, sotto questo aspetto dobbiamo ringraziare i nostri datori di lavoro che ci hanno permesso di interrompere per il periodo estivo il rapporto di lavoro, ad ottobre torneremo alle nostre attività. La scelta è stata dunque frutto del nostro amore per la montagna e della voglia di provare questo diverso modo di viverla.
Quali erano le aspettative con cui avete intrapreso questa esperienza?
Eravamo un po’ pronti a tutto - dice Mauro- era difficile sapere cosa aspettarsi, avevamo i numeri delle gestioni passate ma non potevamo basarci su quelli dato che sia il sentiero che i posti letto in Capanna sono cambiati. Possiamo dire che è stato tutto da scoprire giorno per giorno. Devo dire che io vengo da una famiglia dedita alla ristorazione - dice Cinzia-, e vengo da lavori come la maestra di sci o l’assistenza di farmacia, lavori che mi hanno messo sempre in relazione con il pubblico, sotto questo aspetto dunque mi sentivo pronta. Mentre per Mauro che svolge un lavoro che non lo vede a contatto con le persone è stato molto impegnativo sotto questo punto di vista, ha dovuto capire come relazionarsi con i clienti e come sia importante, anche quando si è sotto stress, prendersi comunque il tempo per essere cortesi e gentili.
Come è la giornata tipo in capanna?
Prima di tutto si deve dire che in questo lavoro si perde la separazione tra vita privata e lavoro. La giornata inizia molto presto con la colazione degli alpinisti alle 4:00 poi le colazioni degli escursionisti e poi arrivava il momento della nostra colazione, momento molto importante in cui siamo riusciti a ritagliarci un po’ di tempo per noi e per discutere sul da farsi. Finita la colazione ci sono le pulizie alle camerate, nel salone e nei bagni e poi si inizia a cucinare per il pranzo e poi ancora lavori fino a cena, per arrivare alle 23:00 orario in cui di solito andavamo a dormire. Le giornate erano parecchio piene, il periodo fra fine luglio e inizio agosto è stato il più intenso, dove veramente non si è avuto un attimo di riposo, abbiamo avuto diversi aiutanti che ci hanno dato una mano nello svolgere i diversi lavori.
Dopo questi tre mesi di esperienza, sono curioso di sapere, se la Capanna Sciora sia più un punto di partenza per scalate in alta quota o un punto d’arrivo del nuovo sentiero?
Possiamo dire che è un po’ tutti e due, metà e metà. Abbiamo avuto moltissimi italiani della zona della Lombardia che salivano, facevano pranzo e poi scendevano, mentre i clienti Svizzeri solitamente salgono il pomeriggio, dormono qui e il giorno dopo o vanno avanti o scendono. Un trenta per cento dei clienti sono gli alpinisti. Devo dire che i lavori fatti al Passo del Cacciabella, che collega la Capanna Sciora e la Capanna Albigna, sono stati fatti molto bene e questo collegamento ha portato sicuramente clienti a noi, come anche all’Albigna, il ripristino del Sentiero Alpino Bregaglia è sicuramente una cosa molto positiva per le capanne.
In una stagione in cui tutto sembra essere andato bene pensi che ci sia comunque qualcosa da migliorare?
Sicuramente un aspetto che dobbiamo cercare di migliorare è nel far capire alle persone che arrivano qui in capanna che qui abbiamo poca corrente, che il lavaggio dei piatti viene fatto a mano e che cuciniamo sul fuoco e quindi di conseguenza non possiamo assicurare o assecondare tutte le richieste. Sai, ad esempio ci hanno spesso richiesto la birra alla spina o l’utilizzo dell’asciugacapelli elettrico cose che qui non sono possibili.
Cosa vi è mancato e cosa pensate vi mancherà una volta tornati alla vita “normale”?
Quello che mi mancherà -dichiara Cinzia- saranno sicuramente quei momenti in cui io e Mauro eravamo a colazione o ci trovavamo ad ammirare gli stupendi tramonti o le albe di prima mattina, mi è mancato sicuramente il tempo per fare sport o per fare giri qui intorno, ma alla fine dei conti possiamo dire di essere molto contenti di come sia andata la stagione.