La meta scelta per il viaggio di rito dei Lions di Lugano quest'anno è stata la Bregaglia. Durante il weekend sono stati accompagnati dalle autorità a visitare alcuni dei luoghi rappresentativi della vita culturale e di attrattiva per il turismo internazionale. A suggellare l'amicizia tra la Fondazione e la valle sabato 27 settembre è stata organizzata una serata informale di discussione sullo stato di salute del luogo dopo i colpi inferti dal Cengalo, a 8 anni di distanza dalla solidarietà dimostrata anche dai Lions con una somma dedicata alla ricostruzione.
Presenti in una saletta all'Hotel Palace di Maloja il sindaco Fernando Giovanoli, il deputato al Gran consiglio Maurizio Michael, Anna Giacometti del Consiglio nazionale, nonché membro del Consiglio direttivo della Pgi e l'operatrice culturale Elena Preda. A moderare la serata il giornalista della RSI Alessandro Tini che a turno ha dato la parola ai rappresentanti politici affrontando la storia degli ultimi vent'anni con il gran cambiamento della fusione amministrativa e con le opere che da quel momento sono state possibili.
La delegazione dei Lions, dopo la carrellata di lavori in corso o in programma che vedono anche la ciclabilizzazione del tratto svizzero della Bregaglia, ha poi ripercorso con l'allora presidente di Regione e gli allora sindaci di Soglio e Castasegna il complicato, ma vincente lavoro di transizione da cinque ad un unico Comune.
Le rare resistenze si contrappongono ad un generale apprezzamento per l'attuale assetto comunale e ci si chiede come avrebbe potuto Bondo da solo affrontare i danni, i disagi e la ricostruzione dal 2017 in poi. Ci sono sfumature diverse nel racconto della Valle con le sue apparenti contraddizioni. La popolazione, che così tanto contributo ha dato all'arte mondiale, pur prettamente rurale fino all'avvento della società idroelettrica zurighese, viene percepita di volta in volta abitare una periferia, oasi di turismo lento oppure lo spartiacque d’Europa, origine di tre dei bacini più importanti del vecchio continente, sulla strada tra Milano e St. Moritz.
Nell'immaginario delle autorità la Val Bregaglia è sulle rive del flusso turistico e frontaliero per il sindaco, parte di una più ampia comunità italofona secondo Maurizio Michael. Nel complesso il momento è felicemente descritto, con possibilità di ammodernamenti e ampliamenti, ma si conferma un territorio che non può isolarsi e arroccarsi solo su tipicità locali o sul passato, neanche nell'illustrare ambito pittorico.
L'operatrice culturale elenca i continui e riusciti sforzi per proporre eventi di spessore in lingua italiana in ambito artistico, storico e musicale. In generale emerge la fierezza dei bregagliotti, come ricorda Anna Giacometti, belli come gli italiani e dalla mentalità europea. Rimangono da monitorare con attenzione su questi 251 km² di terra la denatalità, l'esigenza di studiare altrove e l'invecchiamento della popolazione.
L’attuale presidente dei Lions Alessandro Simoneschi rinnova la stima e l'amicizia tra Le due comunità e lascia la parola ai 14 membri presenti, attenti e aggiornati sulle questioni riguardanti la comunità. La serata si conclude con un banchetto offerto dal Club ticinese.