Lunedì sera 29 settembre, nella palestra della scuola di Stampa, si è tenuta una serata informativa che il Centro Sanitario Bregaglia (CSB) ha ritenuto necessaria per informare la popolazione sul suo funzionamento e sulle politiche gestionali che permettono e hanno permesso negli ultimi dieci anni di creare una struttura organizzativa ed economica virtuosa e capace di far registrare risultati economici più che positivi.
In un contesto ospedaliero cantonale fortemente in crisi il CSB sembra essere oggi un’assoluta eccezione. Ma, d’altro canto, alcune politiche manageriali e di gestione degli ultimi anni hanno creato un forte malumore all’interno di gruppi di interesse che con il CSB hanno a che fare. Se lo scorso anno è stato l’anno del licenziamento delle cinque infermiere che hanno provocato un gran malcontento interno al corpo impiegati del CSB, adesso sono le politiche di differenziazione dei prezzi per gli ospiti del reparto casa di cura, che accendono le discussioni.
La serata informativa di lunedì è stata condotta dal presidente della Commissione di amministrazione Maurizio Michael, che ha parlato di come in un contesto cantonale preoccupante il CSB sia in grado di generare risultati positivi finanziari che permettono di guardare al futuro in modo positivo. Dimostrazione di questa salute è l’investimento di 10,5 milioni di franchi per la realizzazione di un ampliamento strutturale; ed il prossimo investimento per il risanamento della Casa Ganzoni.
Michael ha poi spiegato ai preseti che la gestione del CSB si attiene ad una legge approvata nel 2015 dall’assemblea comunale, che ne definisce anche i compiti: la gestione dell’ospedale, della casa di riposo per anziani, del pronto soccorso, del servizio Spitex, dell’ambulatorio medico, della fisioterapia e della farmacia. Tutto questo deve essere gestito nel rispetto dell’efficienza e secondo principi commerciali.
Il CSB è un istituto indipendente di diritto pubblico, che è gestito secondo un organigramma che vede al suo apice la Commissione di amministrazione nominata dal Municipio seguita dalla struttura direttiva e dai vari reparti. Il CSB si è dato alla sua nascita obbiettivi di stabilità e crescita, ottenuti attraverso il perseguimento di cambiamenti gestionali, come l’ottimizzazione di sinergie interne, l’investimento in tecnologia, un progressivo aumento dell’offerta, un attento controllo dei costi e una visione proiettata al futuro e avente come clienti di riferimento gli abitanti della valle, i turisti e i frontalieri.
La presentazione vista dal punto economico è stata sicuramente la dimostrazione di un sistema virtuoso ed economicamente efficiente e questo è sicuramente un dato di fatto. Ma la platea in sala nel momento della discussione aperta ha nuovamente portato all’attenzione dell’amministrazione e delle autorità presenti, come già fatto in passato, il proprio malcontento per la politica di prezzo che in questo momento viene adottata agli ospiti della casa di cura, politica che vede una differenziazione di prezzo tra ospiti provenienti dalla Svizzera e gli ospiti provenienti dalla vicina Italia, che va molto a favore di questi ultimi, i quali, a detta dell’amministrazione, non godono degli stessi diritti degli ospiti autoctoni.
Politica che secondo l’amministrazione permette di coprire i costi fissi e mantenere occupati i letti che altrimenti sarebbero vuoti, il prezzo basso è praticato perché il prezzo intero pagato da uno svizzero sarebbe improponibile per un ospite proveniente dall’Italia ha dichiarato Michael.
Questa politica per i familiari di ospiti locali non è assolutamente accettabile ed è vista come una politica priva di rispetto per i bregagliotti, secondo questi i prezzi dovrebbero essere uguali per tutti e si contestato anche il potere della direzione di decidere il prezzo, arbitrariamente per gli ospiti esteri.
Maurizio Michael ha spiegato che questa politica è da vedere come un progetto pilota che mira ad una copertura dei costi strutturali.
Per le diverse persone intervenute, questo non è sufficiente e il progetto è assolutamente da sospendere. Se in questa serata qualcuno si aspettava la messa in discussione della strategia di prezzo da parte della direzione, è uscito dalla sala fortemente deluso.
La serata ha dunque mostrato un’azienda sanitaria bregagliotta, che sotto gli aspetti economici ed organizzativi, è assolutamente virtuosa, ma dall’altra ha mostrato come questa virtuosità, a volte, necessiti di politiche e scelte più che discutibili. Discussioni che la serata non ha sicuramente esaurito.