Comunicato del 27 settembre 2018
Il Governo ha preso posizione in merito al progetto di nuova legge federale sui media elettronici. Inoltre ha approvato due progetti di costruzione stradale per la correzione della strada del Lucomagno e della strada dell’Engadina.
L’offerta di base in romancio deve essere mantenuta
Il Governo ha preso posizione in merito a un progetto posto in consultazione dal Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) che prevede una nuova legge federale sui media elettronici. La nuova legge prevede che in futuro, oltre a radio e televisione, anche i media online contribuiscano al servizio pubblico nell’ambito dei media e possano essere promossi. Con la nuova legge si intende inoltre sostituire la legge federale sulla radiotelevisione (LRTV) in vigore.
Il Governo ha osservato che l’avanzare della digitalizzazione ha portato a un cambiamento dell’offerta e dell’utilizzazione dei media e che la necessità di una nuova legge è senza dubbio data. Esso accoglie perciò con favore una nuova disciplina che tenga conto anche delle offerte mediatiche lineari. Dal punto di vista della politica delle lingue, per il Cantone dei Grigioni è di fondamentale importanza che si tenga conto delle lingue minoritarie nazionali italiano e romancio. Il Governo valuta perciò positivamente il fatto che il progetto ponga la minoranza linguistica italofona sullo stesso piano dei due grandi gruppi linguistici nazionali tedesco e francese prevedendo che la SSR fornisca un’offerta informativa equivalente in tedesco, francese e italiano.
Per contro, il Governo considera discriminatorie le nuove condizioni quadro per il romancio, dato che, secondo il progetto, del romancio si deve soltanto tenere conto “in modo adeguato”. Esso richiede perciò che nella nuova legge federale sui media elettronici venga stabilita un’offerta informativa concreta a favore della regione linguistica romancia, come nella LRTV vigente. Di ciò fa parte un’offerta di base che soddisfi le esigenze della quarta lingua nazionale sia nel settore radiofonico, sia in quello televisivo.
Il Governo si impegna inoltre affinché venga mantenuta l’attuale erogazione a favore delle regioni di montagna dei fondi di promozione per la diffusione di programmi radio e il sostegno a nuove tecnologie di diffusione. Per il Cantone dei Grigioni è altresì molto importante che, per via del numero in parte molto modesto di abbonati ai giornali locali e regionali, l’odierno modello di sostegno alla stampa attraverso la riduzione sui prezzi di distribuzione venga potenziato e consolidato. In relazione alla riduzione delle tariffe di distribuzione, anche la soppressione della soglia relativa al numero di copie rappresenta una misura efficace.
Documentazione relativa alla consultazione DATEC
La strada del Lucomagno sarà allargata
Il Governo ha approvato il progetto d’esposizione per la correzione della strada del Lucomagno tra Las Ruinas e il ponte di Medel con autorizzazioni previste da leggi speciali e oneri. La strada odierna era stata ampliata nel quadro della costruzione della centrale idroelettrica tra il 1956 e il 1964, ma non corrisponde più ai requisiti relativi allo standard di costruzione per una strada principale. Nel tratto interessato dal progetto la strada è troppo stretta, ragione per cui gli autocarri il più delle volte non riescono a incrociare. La correzione stradale prevede l’allargamento della carreggiata a 6 metri, l’innalzamento del tunnel a 4,2 metri e la realizzazione di zone per portali nonché di due rifugi per il salvataggio. Il tracciato ottimizzato permette di incrementare ulteriormente la sicurezza sul tratto stradale interessato.
Sul tratto iniziale interessato dal progetto della lunghezza di circa 180 metri, il tunnel esistente Las Ruinas viene allargato su entrambi i lati. Subito dopo inizia il tunnel di nuova realizzazione Las Ruinas con una lunghezza di circa 320 metri. Quest’ultimo aggira a monte le gallerie e i tunnel Val Zagrendra 1 e 2. Allargare le gallerie e i tunnel esistenti in questo settore mantenendo aperta la circolazione comporterebbe tempi molto lunghi e costi molto elevati a causa della strada del Lucomagno che si snoda vicino sulla superficie della roccia. Mentre le gallerie Val Zagrendra 1 e 2 saranno smantellate, il tratto di tunnel non più utilizzato Val Zagrendra sarà separato tramite pareti divisorie e un cancello. D’altra parte, il tunnel Val da Rein lungo 97 metri situato nel tratto finale del progetto sarà allargato. I lavori saranno eseguiti in linea di principio mantenendo aperta la strada. Occorrerà garantire almeno la circolazione su un’unica corsia con traffico regolato da semafori. I costi complessivi del progetto ammontano a circa 31,5 milioni di franchi.
Nuovo accesso alla zona artigianale Plan da Muglin
Il Governo ha approvato con autorizzazioni previste da leggi speciali e con oneri un progetto d’esposizione per il rinnovo e l’ampliamento di un tratto della strada dell’Engadina. La sostanza edificata del tratto di strada tra Tschern e il ponte Pedra risale alla metà del XX secolo ed è stata molto sollecitata a seguito del forte aumento del traffico registrato negli ultimi 20 anni. Con il progetto presentato, la strada dell’Engadina sarà allargata a una larghezza di almeno sette metri. Saranno inoltre rinnovati lo strato d’usura e il sistema di drenaggio.
L’attuale accesso alla zona artigianale Plan da Muglin (Comune di Valsot) per chi proviene dal ponte Pedra è privo di corsia di preselezione per la svolta a sinistra, inoltre la geometria della strada non corrisponde alle norme e alle direttive odierne. Per tale ragione il Comune prevede di realizzare un nuovo accesso alla zona artigianale Plan da Muglin e di allacciare quest’ultima alla strada principale H27. Di conseguenza in questo settore della H27 è previsto un allargamento con corsia di preselezione per la svolta a sinistra. I costi complessivi del progetto ammontano a circa 5,4 milioni di franchi.
Riuscita l’iniziativa popolare per il ridimensionamento del Gran Consiglio
Il Governo ha constatato che l’iniziativa popolare “Per il ridimensionamento del Gran Consiglio – 90 bastano” è riuscita con 4359 firme valide. Il numero minimo di 4000 firme prescritto dalla legge è quindi stato superato. L’iniziativa costituzionale è formulata sotto forma di proposta generica. Con la presentazione delle liste delle firme il 12 settembre 2018 è stato anche rispettato il termine di raccolta di un anno. Nel quadro delle decisioni di principio del Governo e nel rispetto dei termini legali, l’iniziativa sarà trasmessa alla Cancelleria dello Stato per l’ulteriore elaborazione.
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