Il collegamento non va troncato
//riceviamo e pubblichiamo\\
Lettera aperta di Andrea Semadeni sull’iniziativa No Billag.
Numerosi grigionesi e retoromanci vivono e lavorano da decenni fuori Cantone, pur restando fortemente legati alla loro regione d’origine, sia a livello emotivo che attraverso legami familiari, ma anche attraverso la lingua e la cultura. La maggior parte di loro ha genitori e parenti che vivono nei Grigioni. Ecco perché restano interessati a quanto accade nei Grigioni. Per i grigionesi fuori Cantone, i media grigionesi che informano regolarmente sulla vita culturale e politica del Cantone, rappresentano il collegamento con «casa». Ora questo collegamento è messo gravemente a rischio dall’iniziativa No Billag, sulla quale voteremo il 4 marzo prossimo. L’iniziativa non solo vuole abolire i canoni radiotelevisivi, mira anche a vietare qualsiasi tipo di sostegno pubblico ai media in tutta la Svizzera. Ciò non solo rappresenterebbe la fine delle informazioni regionali di SRF, verrebbe a mancare anche l’offerta di RTR, la radio e televisione di lingua romancia. In aggiunta, nei Grigioni sono gravemente a rischio anche le emittenti radiotelevisive private, anch’esse beneficiarie di cospicui mezzi finanziari provenienti dal canone Billag. L’iniziativa No Billag minaccia praticamente l’intera offerta mediatica nel nostro Cantone e tronca il collegamento tra i grigionesi che vivono fuori Cantone e i Grigioni. Contro ciò esiste un’unica opzione: impegnarsi il 4 marzo prossimo a favore di un chiaro NO all’iniziativa No Billag.
Andrea Semadeni
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