500 anni di Riforma, a-GRit, Home, I Florio

Florio e la Riforma

20 settembre 2017

//comunicato stampa\\
«Florio vive»: una serie di eventi a metà novembre 2017, a Soglio. Conferenze, musica, teatro, culto, cibo e altro, per conoscere meglio Michel Agnolo Florio e la Riforma protestante.

Michel Agnolo Florio fu pastore a Soglio per più di vent’anni, profugo in giro per l’Europa, dopo aver lasciato l’Italia, in fuga dall’Inquisizione. Le idee della Riforma avevano conquistato anche lui.

Quest’anno si celebrano i 500 anni della Riforma, e in questa importante ricorrenza è organizzata a Soglio la seconda edizione di una manifestazione articolata su quattro giorni, dal titolo «Florio vive».

La rassegna prenderà il via la sera di giovedì 9 novembre, con una conferenza di Prisca Roth sulla Riforma protestante. La sera successiva verrà proposta una rappresentazione teatrale abbinata a una cena medievale. Il sabato l’Antica Liuteria Sangineto eseguirà un concerto con strumenti antichi, nel quale sarà ospite il Coro Bregaglia & Ladies. Infine, domenica 12 novembre, il culto del mattino si riallaccerà alla predicazione dei Riformatori, mentre la sera Paolo Ricca parlerà dell’attualità della Riforma.

«Florio vive» vuole dunque essere un’opportunità data a tutti gli interessati di conoscere meglio Michel Agnolo Florio, uno dei primi riformatori giunti in Bregaglia, e le idee di quel grande movimento innovatore che fu la Riforma protestante.

Scarica il programma «Florio vive».

Il gruppo di progetto «Florio-Soglio»

Notizie in tempo reale

Avvisi

Canale WhatsApp per La Bregaglia

wapp

Potrai ricevere direttamente sul tuo smartphone le notizie più importanti.

Un occhio di riguardo

CSB

Non lasciare che piccoli disturbi visivi peggiorino la tua qualità della vita.

Offerta di lavoro

comune_avviso-1

Le Scuole di Bregaglia cercano per il 1° agosto 2025: un/a insegnante di scuola secondaria (volume di lavoro 70-100%).

Commenti recenti

Inserzione a pagamento

Satira di Bregaglia

La vignetta del giorno

98cgp1

Per sorridere un po’.