Tradizione e sport
//riceviamo e pubblichiamo\\
L’attività di tiro al poligono è da sempre uno dei passatempi più tradizionali anche alle nostre latitudini. Da bambini ci impegnavamo a fare i “marcör”, cioè coloro che segnano i colpiti e i punti giù nel corridoio del locale sotto i bersagli.
Era la prima occasione per mettere da parte un po’ di paghetta. C’è chi si è comprato il motorino, chi il primo impianto stereo e altri hanno messo nella “cascina” i soldi guadagnati. Si sparava di domenica e a volte già il sabato. Un po’ di ovatta nelle orecchie e via, dalla mattina alla sera…
Oggi l’attività al poligono è stata in parte sostituita da nuovi hobby e opportunità, ma la partecipazione ai tiri è ancora viva e il numero di “giovani tiratori” è in continuo aumento sia tra i ragazzi che le ragazze. I tiratori attivi sono un po’ meno numerosi, ma coloro che praticano il tiro, sia con il fucile alla distanza 300 metri che con la pistola a 50 o 25 metri, lo fanno con tantissima passione. Da una parte la competizione con i compagni o con se stessi, dall’altra la compagnia e la collegialità.
Fino agli anni ’90 in quasi tutti i paesi della valle c’era un poligono alla distanza 300 metri e le competizioni si svolgevano “in casa” oppure quali ospiti negli altri paesi. Si sparava per gli ambiti trofei, per le corone (medaglie) oppure per vari interessanti premi.
Se un tempo l’acquisto e il possesso di un’arma era decisamente troppo facile, da alcuni anni a questa parte il tutto è stato giustamente irrigidito e oggi, se si vuole acquistare un’arma, bisogna dapprima procurarsi una fedina penale (che ovviamente dev’essere pulita) e poi stipulare un contratto di compravendita che contenga il numero di serie dell’arma. Le armi sono dunque registrate e ogni tiratore sportivo ha a casa le armi delle quali le autorità ne conoscono l’identità.
Per l’ennesima volta ci vediamo ora confrontati con l’intenzione, da parte della politica, di proibire le armi in possesso privato, inventando sempre nuove limitazioni. La “scusa” è attualmente il terrorismo internazionale. Triste è il fatto che non è la politica locale a imporci queste nuove limitazioni, bensì quella inventata a Bruxelles dal Parlamento Europeo e imposta anche alla Svizzera. Purtroppo il nostro Governo sembra non voler difendere il diritto e la tradizione che da quando esistono le armi hanno sempre caratterizzato il nostro Paese. Il resto del mondo ci ha sempre ammirati per il fatto che la Svizzera dimostra tantissima fiducia nei propri cittadini, lasciando loro tenere l’arma militare in casa. Una soluzione presa a suo tempo per motivi strategici; In caso d’improvvisa guerra i soldati sarebbero stati subito pronti a difendere la propria Patria. Oggi forse questa necessità non esiste più, e infatti i militi attivi che lo desiderano possono lasciare l’arma depositata in arsenale. Chi lo desidera può sempre ancora portarsi l’arma a casa, collocata in modo sicuro a mano delle prescrizioni vigenti.
L’UDC è il partito che sostiene in modo concreto le tradizioni e la cultura elvetiche tra le quali anche l’attività al poligono o il diritto di avere un’arma in casa. A tal dimostrazione da tre anni la sezione cantonale grigionese organizza una manifestazione di tiro. Dopo la prima edizione a Disentis in Surselva e lo scorso anno a Domat Ems, quest’anno è la volta della Bregaglia. La nostra sezione di valle ha accettato con piacere questa sfida e i preparativi sono in atto già dall’autunno scorso.
Sabato 22 luglio dalle 09:30 alle 16:00 TUTTI sono gentilmente invitati a partecipare alla 3a edizione del tiro cantonale UDC-Grigioni presso il poligono Dre Mota a Vicosoprano.
Per chi non ne possiede una, saranno a disposizione le armi e vi sarà dato il necessario aiuto da parte degli esperti monitori. I programmi sono analoghi al tiro in Campagna, la manifestazione popolare di tiro più grande al mondo. Oltre alla possibilità di misurarsi al tiro con il fucile a 300 metri e con la pistola d’ordinanza a 25 metri, ci sarà anche la possibilità di provare alcune frecce con una balestra di competizione. Sarà allestito un impianto provvisorio e due esperti tiratori alla balestra insegneranno come fare. Un’occasione unica per sentirsi una volta come Guglielmo Tell! Ricchi premi attendono i migliori o i più fortunati.
I membri della Società Tiratori Bregaglia e della Società Tiratori Pistola Bregaglia, oltre che occuparsi della sicurezza al poligono, s’impegneranno anche ad offrire un ottimo pranzo ai presenti e lo stare insieme in allegra compagnia non sarà meno importante del risultato di tiro. Cogliamo l’occasione sin d’ora per ringraziare le due società di valle per la disponibilità e il supporto.
A Dre Mota saranno presenti vari esponenti del partito, dai Consiglieri Nazionali, passando da vari Granconsiglieri Retici per arrivare a ospiti provenienti direttamente da Berna.
La Vostra presenza sarà un importante segno a dimostrazione che anche voi sostenete l’attività al poligono e le radicate tradizioni elvetiche. Annunciatevi subito a udc-bregaglia@bluewin.ch oppure allo 079 555 02 06. L’annuncio anticipato ci faciliterà l’organizzazione, ma per coloro che si decidessero all’ultimo istante, c’è anche la possibilità di annunciarsi sul posto.
Gentilmente invita:
UDC sezione Bregaglia
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