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Votazione popolare del 21 maggio 2017

4 maggio 2017 Nessun commento

//riceviamo e pubblichiamo\\
Energia pulita e posti di lavoro. La raccomandazione di voto del PS Grigioni.

Arrivano in questi giorni le schede di voto per il 21 maggio. Il PS raccomanda di votare SÌ alla strategia energetica 2050, che renderà il nostro rifornimento energetico più indigeno, più ecologico, più efficiente. Si tratta di un compromesso sostenuto da numerose forze politiche e economiche.

Nel 2011, in seguito alla catastrofe di Fukushima, il Consiglio federale e il Parlamento hanno deciso l’abbandono graduale dell’energia atomica e quindi la progressiva trasformazione del sistema energetico svizzero.

La nuova strategia prevede:

  • la riduzione del consumo di energie fossili;
  • lo sfruttamento sistematico dei potenziali di efficienza energetica di edifici e apparecchiature, nell’industria e nel settore della mobilità;
  • la promozione equilibrata delle energie rinnovabili.

Non fa senso importare anno per anno petrolio e gas dall’estero per miliardi di franchi quando in Svizzera disponiamo sia di fonti rinnovabili sempre più economiche che di un grande potenziale di risparmio energetico. Poiché i costi di nuove centrali atomiche sono proibitivi, non c’è nessuna alternativa alla strategia energetica 2050.

Effetti positivi per le regioni alpine

La nuova strategia rappresenta un’opportunità per la Svizzera italiana, dove oltre all’energia idroelettrica già largamente sfruttata anche l’energia solare dispone di un grande potenziale ancora quasi tutto da valorizzare. Inoltre l’incentivazione del risparmio energetico nel settore edilizio favorisce l’economia locale e posti di lavoro qualificati anche nelle regioni di montagna. Importante per i cantoni alpini è il previsto sostegno alle grandi centrali idroelettriche esistenti, che contribuisce a rafforzare anche la posizione dei canoni d’acqua. Al contempo proteggeremo meglio i biotopi d’importanza nazionale e il clima.

Costi contenuti

Con il supplemento di rete, che verrà aumentato di soli 0,8 cts/kWh e costerà a una famiglia in media non più di 40 franchi all’anno, si potrà realizzare una buona una parte dei circa 36’000 progetti attualmente sulla lista d’attesa. Il loro potenziale di produzione corrisponde a quella annuale delle due centrali nucleari di Beznau I e Beznau II. Le cifre spropositate e le affermazioni fantasiose dell’UDC non hanno nulla a che fare con l’oggetto in votazione.

Benché la maggioranza borghese non abbia voluto regole per la chiusura progressiva delle nostre costose e sempre più rischiose centrali atomiche, che funzionano così a tempo indeterminato, il PS sostiene con convinzione la strategia energetica 2050.

PSGR

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