Giornata di cura della selvaggina 2017
“Trentadue belle persone sono andate sul Lizzone”. Testo e fotografie di Fabio Ruinelli.
Avventura della cura
Trentadue belle persone
sono andate sul Lizzone
a tagliar betulle e pini
per far luce ai fiorellini
e alle erbe di montagna
sopra al bel Boi da lan ragna.
C’eran quattro candidati,
cacciatori più attempati,
guardiacaccia e taglialegna
da Maloja e Castasegna.
Era il giorno della hege,
con cesoie e motoseghe
tagliar piante ed ammucchiare,
il gran pascol liberare.
Fu così che su a Casaccia
non si andò sol per la caccia,
ma a creare una radura
per il ben della natura,
per insetti uccelli e serpi
erbe fiori ed anche sterpi,
per i nostri caprioli
che nel bosco non son soli
ma dividon con le volpi e con i cervi
prati, boschi e pendii impervi.
Si dimostra in questo modo
lavorando alquanto sodo
che la nostra Società
è di grande utilità
e che il cuor del cacciatore
è sociale e pien d’amore
nei confronti del creato
che il Signore ci ha affidato.
Quando verso mezzogiorno
fummo ormai già di ritorno
ad accoglierci di sotto
c’era Alberto col risotto.
Giù alla casa Capriola
-l’accoglienza val ’na ola-
una birra in compagnia,
forse un’altra, e così sia!
Fatto sta, mia cara gente,
che ciò è stato divertente,
ed è cosa che fa bene,
questa qui di stare insieme.
Con il cielo a far da tetto,
senza invidia né dispetto,
ecco un’altra occasione
per conoscer le persone,
per parlar di questo e quello
di cuor, anima e cervello.
Fu così che poi a casa siam tornati
soddisfatti, allegri ed abbronzati.
Per stavolta basti questo,
un altr’anno dico il resto.
E a chi è pigro o contro o già impegnato
giunga ancora un nostro invito rinnovato.
Per la Società cacciatori Bregaglia
Il Capocura, F.R.
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