La Svizzera di fronte ad importanti decisioni
//riceviamo e pubblichiamo\\
La Consigliera nazionale Martullo-Blocher su invito delle quattro sezioni UDC delle Valli Engadina, Poschiavo e Bregaglia ha riferito sull’attuale politica federale nell’Hotel Steffani di St. Moritz davanti a una sessantina di persone.
“L’AVS sarà sempre più problematica per i nostri giovani”, ha affermato Magdalena Martullo in relazione alla riforma Previdenza per la vecchiaia 2020, accettata a stretta misura dal Parlamento. La riforma provocherà un peggioramento dell’AVS, già ora deficitaria. Invece di risanarla impedendo perdite a livello di pensione, si è allargato ulteriormente il buco finanziario. Ogni anno verranno distribuiti a pioggia importi per più di un miliardo di franchi ai nuovi pensionati. Questi costi vanno a carico della popolazione attiva e dei giovani: maggiori trattenute sullo stipendio, maggiori contributi AVS e aumento dell’IVA per oltre 2 miliardi di franchi all’anno. Già nel 2035 l’AVS sarà di nuovo confrontata con un deficit annuale di 7 miliardi di franchi. Il popolo deciderà in autunno.
Il dibattito fiume in Consiglio nazionale sul sistema di incentivazione nel settore del clima e dell’energia (Strategia energetica 2050) ha messo a nudo le forti carenze concettuali dei promotori della nuova legge federale sull’energia. Il previsto risparmio energetico del 43% verrebbe finanziato mediante tasse eccessive per le piccole e medie imprese e per i cittadini. Durante il dibattito i partiti e la Consigliera federale Leuthard hanno asserito che in futuro il consumo di energia “deve veramente far male”, altrimenti non si potrebbe mai dimezzarlo come pretende la legge. Solo l’UDC si oppone a questi costi e alla messa sotto tutela da parte dello stato. “Non possiamo permetterci costi di 200 miliardi di franchi (secondo il Consiglio federale) oppure 3’200 franchi all’anno per ogni economia domestica” ha ribadito Magdalena Martullo. Purtroppo, anche l’industria idroelettrica non viene salvata dalla legge sull’energia. Quanto agli elevati sussidi per le “Energie rinnovabili”, ai grandi impianti idroelettrici spettano solo goccioline. Per contro verrà quadruplicato il sostegno a impianti eolici e solari inefficienti. Con ciò le centrali idroelettriche e con esse i canoni d’acqua saranno messi ancora maggiormente sotto pressione.
Le discussioni sul programma di stabilità delle finanze federali hanno fornito la prova anche nella sessione primaverile, che il Parlamento non è disposto a fare nessun risparmio effettivo, ma si accontenta solo di limitare minimamente l’aumento dei costi. “Le uscite della Confederazione aumentano di 9 miliardi di franchi” asserisce Magdalena Martullo. Grazie all’UDC si è potuto perlomeno attenuare l’aumento di questi costi.
Quest’anno il Consiglio federale vorrebbe approvare il messaggio sull’accordo quadro istituzionale della Svizzera con l’UE. Questo significa assumere automaticamente il diritto dell’UE e riconoscere giudici stranieri. Il Parlamento e la popolazione se ne occuperanno probabilmente nel 2018. Qualora il Consiglio federale e il Parlamento tentassero di far passare l’accordo escludendo il popolo, l’UDC lancerebbe il referendum.
Livio Zanolari
Collaboratore personale della
Consigliera nazionale Magdalena Martullo-Blocher
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