a-GRit, Bregaglia, Home

Il cervo, problema o risorsa?

30 gennaio 2017 Nessun commento

Sabato 28 gennaio, a Bondo, Pro Natura Bregaglia ha chiesto ad Arturo Plozza, guardiano della selvaggina, impiegato presso l’Ufficio per la caccia dei Grigioni di tenere una conferenza sul cervo. La serata è stata presentata da Werner Ruinelli, presidente per la sezione Bregaglia di Pro Natura.

Durante le due ore abbondanti in cui Arturo Plozza ha condotto la serata, con grande competenza e chiarezza, abbiamo imparato a conoscere un po’ di più quello splendido animale che è il cervo. Abbiamo saputo che Pro Natura lo ha decretato animale dell’anno per il 2017. Abbiamo imparato che il cervo durante la stagione estiva e autunnale incamera molto grasso che poi trasformerà in energia vitale durante la stagione invernale, perché è vero che il cervo non va in letargo, ma è altresì vero che riduce al lumicino il suo fabbisogno, le sue funzioni vitali, per poter superare il freddo e la neve. Abbiamo visto come sia il cervo sia altra selvaggina nel corso del tempo è stata presente o meno sul territorio dei Grigioni.

Arturo Plozza ha costruito la sua conferenza facendosi aiutare da molte slide, che in alcuni casi riassumono tutte le informazioni che lui raccontava, in altri casi erano esplicative su dati e sulla struttura fisica dell’animale in questione. Abbiamo ancora appreso che l’età del cervo non si stabilisce dalla ramificazione del suo trofeo, delle sue corna, piuttosto da quanto sono consumati i suoi denti posteriori e tantissime altre cose.

Attualmente nei Grigioni c’è un numero di esemplari davvero notevole, un effettivo di circa 16’000 animali. Ogni anno durante il periodo di caccia alta se ne abbattono circa 3’000, ma bisogna poi con una pianificazione, con una gestione venatoria, arrivare all’abbattimento di altri 2’000 esemplari per poter avere un controllo sulla bestia, ma anche una tutela.

Il cervo può essere una risorsa, ma va controllato. Questo concetto traspare dalle parole del Plozza, anche se resta aperto a nuove possibilità a nuovi piani di azione. E porta l’esempio che il Canton Appenzello deve pagare per i danni che il cervo può creare sia nel bosco che per la gestione dei prati. La cifra si aggira intorno al milione di franchi, mentre da noi le cifre sono molto minori.

Alla serata c’è stata una buona affluenza di pubblico ed è poi seguito un breve dibattito. Werner Ruinelli ha concluso salutando e ringraziando Arturo Plozza per la bella conferenza, mentre inizialmente aveva ringraziato il comune per aver messo a disposizione la sala multifunzionale.

Il Cervo problema o risrosa?
Sabato 28 gennaio, a Bondo, la Pro Natura Bregaglia ha chiesto ad Arturo Plozza,
guardiano della selvaggina, impiegato presso l’Ufficio per la Caccia dei Grigioni di tenere
una conferenza sul Cervo. La serata è stata presentata da Werner Ruinelli, presidente per la
sezione Bregaglia di Pro Natura.
Durante le due ore abbondanti in cui Arturo Plozza ha condotto la serata, con grande
competenza e chiarezza, abbiamo imparato a conoscere un po’ di più quello splendido
animale che è il Cervo. Abbiamo saputo che la Pro Natura lo ha decretato animale dell’anno
per il 2017. Abbiamo imparato che il Cervo durante la stagione estiva e autunnale incamera
molto grasso che poi trasformerà in energia vitale durante la stagione invernale, perché è
vero che il Cervo non va in letargo, ma è altresì vero che riduce al lumicino il suo fabisogno,
le sue funzioni vitali, per poter superare il freddo e la neve. Abbiamo visto come sia il Cervo
sia altra selvaggina nel corso del tempo è stata presente o meno sul territori dei grigioni.
Arturo Plozza ha costruito la sua conferenza facendosi aiutare da molte slide, che in alcuni
casi riassumevano tutte le informazioni che lui raccontava, in altri casi erano esplicative su
dati e sulla struttura fisica dell’animale in questione. Abbiamo ancora appreso che l’età del
Cervo non si stabilisce dalla ramificazione del suo trofeo, delle suo corna, piuttosto da
quanto sono consumati i suoi denti posteriori e tantissime altre cose.
Atttualmente nei Grigioni c’è un numero di esemplari davvero notevole, un effettivo di circa
16000 animali. Ogni anno durante il periodo di caccia se ne abbattono circa 3000, ma
bisogna poi con una pianificazione, con una gestione venatoria, arrivare all’abbattimento di
altri 2000 esemplari per poter avere un controllo sulla bestia, ma anche una tutela.
Il Cervo può essere una risorsa, ma va controllato. Questo concetto traspare dalle parole del
Plozza, anche se resta aperto a nuove possibilità a nuovi piani di azione. E porta l’esempio
che il Canton Alpenzello deve pagare per i danni che il Cervo può creare sia nel bosco che
per la gestione dei prati. La cifra si aggira intorno al milione di franchi, mentre nei da noi le
cifre sono molto minori.
Alla serata c’è stata un’ottima affluenza di pubblico ed è poi seguito un breve dibattito.
Werner Ruinelli ha concluso salutando e ringraziando Arturo Plozza per la bella conferenza,
mentre inizialmente aveva ringraziato il comune per aver messo a disposizione la sala
multifunzionale.
Paolo Pollio

Commenta questo articolo








quattro + = 7

Inserzione a pagamento

Satira di Bregaglia

La vignetta della settimana

gio

Per sorridere un po’.