La transumanza
Festoso corteo per la fine dell’estate. Discesa dall’alpe a Celerina.
Il 23 settembre come tutti gli anni le mucche scendono dall’alpe dopo essersi nutrite delle migliori erbe per essere ricondotte dai pascoli montani a valle dove trascorreranno l’inverno nelle rispettive fattorie. In occasione della discesa dall’alpe i malgari non ornano solo gli animali con artistici campanacci e ornamenti tradizionali, ma indossano loro stessi magnifici costumi tipici.
In Bregaglia possiamo vedere mucche con ornamenti floreali solo durante la festa di Castelmur, che se non erro si svolge in aprile. Ma un tempo, non molto lontano, anche in Bregaglia si usava adornare le mucche con tipici fiori di carta per farle passare non dall’alpe alle proprie stalle, ma il 25 di giugno i contadini di Stampa potevano portare le loro mucche da Isola sull’alpe Petpreir, perché dovevano lasciare il posto alle mucche di Casaccia.
Il contadino che mi ha fatto questo breve racconto lo ha fatto con un gran sorriso sulle labbra e con una luce antica negli occhi. In effetti mi dice lui che questi ornamenti erano un’iniziativa dei giovani contadini e non degli adulti. Un dolce ricordo che riporta alla memoria la vita che fu.
La festa alla quale, per caso, ho avuto la fortuna di assistere era davvero emozionante. Per un attimo ho sentito in lontananza dei suoni che mi hanno ricordato i “Leoni del Segal”, notissimo gruppo di percussionisti. La curiosità mi ha spinto ad accorrere e i miei occhi hanno visto una cosa, per me, incredibile e cioè il gruppo s-cheleders “La Murgna” formato da uomini che avevano dei campanacci legati al ventre e che suonavano con grandissima forza, mentre dei ragazzini che facevano schiocciare le loro fruste.
Dopo il corteo la festa continuava alla Chiesa di San Gian con il duo di corni delle alpi Sunatübas Crasta, Chapella Alp Laret, il Oberengadiner Jodelchörli e il gruppo di ballo Puntraschigna (B).
L’aperitivo era offerto, mentre simpatiche bambine offrivano dei dolcetti tipici. Alla festa ho visto tantissimi turisti e di diverse nazionalità. Forse una festa così si potrebbe organizzare anche in Bregaglia, piuttosto che far scendere le mucche dall’alpe sui furgoni… ma questo è solo un piccolo suggerimento.
Paolo Pollio
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