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Frana del Pizzo Cengalo

14 settembre 2016

Sullo scoscendimento di domenica scorsa, di cui abbiamo dato notizia il giorno stesso, arrivano ora informazioni più precise. E oggi saranno fatti dei sopralluoghi a scopo di ricerca.

Fenomeni geologici come le frane che da alcuni anni si staccano dalle pareti del Pizzo Cengalo suscitano l’interesse dei ricercatori. Perciò oggi sarà possibile sentir o veder volare ancora gli elicotteri in Val Bondasca. Ma non sarà per la sicurezza, bensì per la ricerca pura.

Con la frana di domenica scorsa, sono scesi ai piedi del monte circa 100-150’000 metri cubi di materiale. Nemmeno la decima parte di quanto franato a dicembre 2011 (fra 1.5 e 2 milioni di metri cubi). Qualche sasso ha raggiunto anche il sentiero Viale, il che conferma la fondatezza della decisione del Comune di Bregaglia di tenerlo chiuso per ragioni di sicurezza. Diverse vie alpinistiche sono interessate da questi movimenti franosi della montagna.

Per quanto riguarda la situazione a valle, invece, non vi è alcun pericolo per gli insediamenti umani. Solo in caso di forti piogge, l’acqua potrebbe trascinare a valle parte di questo materiale franato, ormai altamente instabile. Che se dovesse arrivare a fondo valle, come si sa, troverebbe un bacino di raccolta che è stato appositamente creato fra Bondo e Promontogno.

Ascolta quanto riferito dal forestale Andrea Giovanoli nella trasmissione Grigioni sera andata in onda ieri.

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