Ricordi di Alberto Giacometti
Alla Chesa Planta di Samedan, mercoledì prossimo. Testimonianze e aneddoti da parte di chi ha conosciuto personalmente l’artista.
Una serata plurilingue, organizzata dalla Fondazione Chesa Planta di Samedan, vuole offrire al grande pubblico dei tasselli per ricomporre l’immagine dell’uomo Alberto Giacometti. Questa ricostruzione del personaggio si compirà attraverso i ricordi della modella Nelda Moggi-Negrini, della cugina Laura Semadeni, del figlioccio Giacomo Dolfi, del collezionista e gallerista Eberhard Kornfeld e dell’artista Gian Pedretti, tutte persone che lo conoscevano bene. Modererà l’incontro il presidente della Fondazione, Chasper Pult.
Anche la Chesa Planta vuole ricordare il grande artista scomparso 50 anni or sono, e lo fa con una preziosa esposizione: i libri nei quali si trovano stampati disegni di Alberto Giacometti. Quasi tutti provengono dalla collezione privata di Carlos Gross, un collezionista che a Sent, nel suo albergo chiamato Aldier (dalle iniziali di Alberto, Diego ed Ernst – si intende Scheidegger) ha creato lo spazio per un Museo Giacometti, contenente incisioni e litografie dell’artista bregagliotto. Quando il presidente della Fondazione Chesa Planta si è rivolto a lui per ottenere dei materiali da esporre, Gross ha risposto che quell’esposizione nel suo museo non si poteva spostare, ma che egli possedeva anche una raccolta di libri contenenti illustrazioni di Giacometti.
La mostra alla Chesa Planta, intitolata “I libri d’arte di Alberto Giacometti”, si presenta dunque come una biblioteca nella biblioteca (dal momento che l’edificio ospita la Biblioteca rumantscha), ed è arricchita da fotografie di Ernst Scheidegger, che ritraggono l’artista al lavoro o nella vita quotidiana, e da altri riferimenti scelti da Chasper Pult, curatore della mostra.
Nel periodo in cui la mostra è allestita (dal 16 luglio al 21 ottobre), vengono proposte altre iniziative, come appunto la serata del 14 settembre ore 20.30, con i parenti e gli amici che ricorderanno il lato umano di Alberto Giacometti.
La mostra è aperta dal mercoledì al sabato, dalle 16 alle 18.
Silvia Rutigliano
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