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Vita di Gran Consiglio

8 settembre 2016

//tratto da Il Grigione Italiano\\
Nomine. Come in ogni sessione di agosto, sono stati nominati il presidente e il vicepresidente del Gran Consiglio, che sono entrati in carica da subito. Intervista a Maurizio Michael.


Il 31 agosto 2016, il vicepresidente del Gran Consiglio è stato nominato presidente, con sua grande gioia e commozione. Si tratta di Michael Pfäffli, deputato di St. Moritz. Alla vicepresidenza è stato nominato un altro engadinese, Martin Aebli, sindaco di Pontresina. Così, come è tradizione, a St. Moritz si sono recati i parlamentari e tutti gli invitati, per una celebrazione fatta di musica, discorsi e pranzo in comune, sotto i capannoni del tennis a St. Moritz – Bad. Alla manifestazione, oltre ai rappresentanti del Cantone erano pure invitati rappresentanti delle autorità locali. Per il Comune di Bregaglia, che assieme a St. Moritz fa parte della Regione Maloja, era presente il vicesindaco Fernando Giovanoli.
Fra i temi all’ordine del giorno della sessione di agosto del Gran Consiglio figuravano alcune revisioni, totali o parziali, di leggi cantonali.

Maurizio Michael evidenzia la discussione che si è creata intorno alla Legge sul rapporto di lavoro dei collaboratori del Cantone dei Grigioni.
Sono stati fatti degli adeguamenti, soprattutto come conseguenza di un incarico, precedentemente approvato dallo stesso Gran Consiglio, che chiedeva l’abolizione dell’aumento automatico del salario dei dipendenti. A causa di questo incarico, il Governo è dovuto intervenire sulla legge e quindi ne ha proposto anche alcuni adattamenti, per esempio sui congedi per maternità e paternità.

Quindi sono due i punti che hanno creato discussione in aula.
Alcuni hanno insistito sull’aumento automatico del salario, ma alla fine è passata la proposta del Governo, in linea con l’incarico che gli era stato assegnato. Sul congedo per paternità, il Governo si orienta nel passare da tre a cinque giorni per i padri sia naturali che adottivi (un’indicazione da inserire nell’ordinanza, però, e non nella legge). Un gruppo di minoranza aveva invece chiesto di scrivere nella legge «almeno 10 giorni», ma questo non è passato.

In questa sessione c’erano anche le nomine dei giudici, sia del Tribunale amministrativo sia di quello cantonale. Ma si è molto sentito parlare solo del giudice di lingua italiana.
Infatti. Abbiamo rinominato per il prossimo quadriennio tutti i giudici attualmente in carica, perché non c’erano pensionamenti o altri cambiamenti. Però dovevamo nominarne anche uno nuovo.

Perché?
Qualche tempo fa abbiamo deciso di passare da cinque a sei giudici nel Tribunale cantonale, perché ha una mole di lavoro molto alta. Ma la nomina dei giudici è anche indirettamente politica: c’è una regola che dice che la composizione dei collegi deve essere eterogenea, in rappresentanza della società, quindi di fatto sono i partiti che propongono i giudici. E in questo caso toccava all’Udc. Uno dei due candidati è iscritto da poco al partito, il secondo ne è simpatizzante. Si sono presentati alle frazioni (cioè ai gruppi politici) e così abbiamo potuto conoscerli personalmente. Oltre ad essere di lingua madre italiana (aspetto importante per la composizione del tribunale) il candidato mesolcinese Davide Pedrotti è riuscito ad essere più convincente rispetto al suo concorrente. In fase di dibattito, oltre alla voce di due membri della Deputazione grigionitaliana, è stato proprio un deputato di lingua tedesca a sottolineare l’importanza di avere anche un giudice di lingua italiana. E così è stato.

Altre leggi importanti che avete modificato?
C’è stata la revisione totale della Legge sulla tutela della salute (detta anche legge sanitaria), che il Governo ha rivisto e adattato tenendo conto dei cambiamenti della legge superiore. A scatenare un’animata discussione è stata indubbiamente la proposta di maggioranza della Commissione per la sanità e la politica sociale, che voleva un allentamento delle regole che vietano il fumo nei locali pubblici, secondo quanto prevede la Confederazione. Ma alla fine il Gran Consiglio ha deciso di mantenere la linea attuale, e quindi nei Grigioni rimane il divieto di fumare nei locali pubblici, anche a tutela di chi vi lavora.

Questa legge è molto voluminosa: avete fatto altri cambiamenti?
Sì, diverse piccole modifiche, più di carattere formale. La legge è comunque stata semplificata rispetto alla versione precedente, con l’eliminazione di oltre 30 articoli.

Avete anche approvato la fusione dei Comuni di Leggia, Verdabbio e Grono.
Da tre Comuni si passa a uno. La riduzione dei Comuni nel nostro Cantone prosegue secondo programma. L’obiettivo dei 100 Comuni entro il 2020 sembra ormai raggiungibile.
Come d’abitudine alla discussione hanno assistito i rappresentanti politici dei tre Comuni mesolcinesi. È stato bello che oltre a loro ci fosse anche una delegazione di cittadini, compresa una scolaresca.

Altro da segnalare?
Il mercoledì sera si è tenuta la riunione della Deputazione grigionitaliana, durante la quale ho potuto passare il testimone al nuovo presidente Manuel Atanes.
Una delegazione composta dal sottoscritto (presidente uscente) e dai nuovi presidente e vicepresidente ha inoltre incontrato venerdì sera il Consiglio direttivo della Pro Grigioni Italiano per discutere e coordinare meglio le reciproche azioni politico-culturali.

Silvia Rutigliano

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