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Lettera alla redazione

17 giugno 2016

//riceviamo e pubblichiamo\\
Non è necessario introdurre l‘obbligo di un modulo nazionale per la notifica della pigione precedente.

Il Consiglio nazionale boccia la proposta di estendere l’obbligo di un modulo supplementare a tutta la Svizzera da utilizzare alla stipula dei contratti d’affitto. Il Consiglio nazionale vuole continuare a lasciare questa possibilità ai cantoni, che con questo strumento possono reagire alla penuria di alloggi. Nel 2012 il Gran Consiglio del Cantone dei Grigioni ha respinto l’obbligo del modulo con 76 voti contro 15.

L’introduzione dell’obbligo del modulo viene motivata fra l’altro con la necessità di una maggiore trasparenza. A questo scopo non serve un modulo, poiché già oggi ogni inquilino ha il diritto di chiedere al proprietario dell’immobile l’ammontare della pigione pagata dall’inquilino precedente. Il locatore è tenuto a fornire l‘informazione.

Nell’era di internet la trasparenza sull’adeguatezza di una pigione è già data. Ogni persona interessata può consultare, sulle usuali piattaforme online, le pigioni proposte per alloggi equivalenti. Questi strumenti fanno chiarezza sugli affitti in uso in una determinata località.

La normativa vigente per cui i cantoni decidono se desiderano introdurre, in caso di carenza di alloggi, l’obbligo del modulo risulta più appropriata alla luce dell’eterogeneità e della forte caratterizzazione regionale del mercato immobiliare svizzero, in quanto dà la possibilità ai cantoni di reagire in maniera differenziata al mercato dell‘alloggio regionale e locale.

Reto Nick, Direttore dell’Associazione dei proprietari di case e di immobili dei Grigioni

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