Salute e bellezza, piante della Val Bregaglia
Il sambuco nero o sambuco comune (Sambucus nigra L. – Famiglia Caprifoliaceae), simbolo della pace domestica e protettore della casa. Sin dall’antichità il sambuco è stato considerato un arbusto sacro e benedetto.
Dimora di “Holla” o “Freya” dea della fecondità, protettrice delle famiglie giovani, tutrice della casa, che preserva da malattie ed epidemie. La pianta che protegge da ogni male, dal fuoco, dalle pestilenze e disgrazie; che attira i fulmini affinché non vengano colpite la casa e la stalla. Non è quindi casuale che il sambuco sia spesso coltivato vicino alle abitazioni, accanto agli orti e ai muretti di recinzione è proprio in questi luoghi è possibile ritrovare esemplari molto vecchi.
Questa pianta era anche una vera e propria farmacia domestica per i contadini, tutte le sue parti sono, infatti, medicamentose.
Tutt’oggi la moderna ricerca scientifica le riconosce una virtù medicinale prodigiosa, i suoi fiori hanno proprietà antivirali, sarebbero quindi l’unico rimedio esistente per combattere il raffreddore!
I fiori bianco-crema, profumati, disposti sulle cime dei rami in tipiche ombrelle fitte e appiattite, composte da 5 raggi principali, devono essere raccolti all’inizio della fioritura, in luoghi non inquinati e lontano da strade polverose.
Si essiccano rapidamente all’ombra, dopo averli staccati dai rametti principali e si conservano al buio, al fresco e all’asciutto.
In questo modo mantengono un ottimo profumo e una delicata colorazione gialla tenue e conservano tutte le proprietà medicinali della pianta e vengono utilizzati secchi nella preparazione di tisane consigliate per il trattamento del raffreddore e nelle malattie da raffreddamento in generale, sia per facilitare la sudorazione che per curare le irritazioni bronchiali anche in presenza di tosse.
Si tratta in genere di una pianta sicura e non vengono segnalati effetti collaterali o controindicazioni.
Tisana: mettere un cucchiaio da tavola di fiori secchi sbriciolati in 150 ml di acqua bollente; coprire e lasciare in infusione per cinque minuti. Filtrare e bere tre tazze al giorno.
Alla sera la dose può essere più abbondante e vi si può aggiungere il succo di mezzo limone e un chiodo di garofano per renderla più efficace e facilitare la sudorazione.
Per fare una cura preventiva o per lenire i dolori reumatici, si beva una tazza d’infuso tiepido e più leggero, con dosi di fiori dimezzati, tre volte al giorno, per tre settimane.
Per guarire le infiammazioni della gola, il catarro bronchiale e la raucedine, si beva il latte versato prima bollente sui fiori.
Se si hanno i piedi gonfi o stanchi, si fa un pediluvio in cui si siano fatte bollire 5 infiorescenze di sambuco ed una manciata di menta; si tengano i piedi nell’acqua tiepida per 10 minuti.
Con i fiori freschi si prepara anche un ottimo sciroppo, una deliziosa bevanda rinfrescante!
Avvertenze
Le informazioni contenute nelle schede sono solo indicative e non devono sostituirsi alla diagnosi e alle prescrizioni del medico curante. Informate sempre il vostro medico di tutti i farmaci e gli integratori di cui fate uso e non prendete iniziative senza consultarlo. Acquistate le piante medicinali in farmacia o in erboristeria.
Fate sempre molta attenzione alla raccolta, all’utilizzo e, soprattutto, al riconoscimento delle piante spontanee: non raccogliete specie d’incerta classificazione e seguite le indicazioni di una persona esperta. Attenzione alle piante tossiche, velenose o persino mortali.
Si declina ogni responsabilità per eventuali problemi o danni risultanti dalla messa in pratica delle indicazioni contenute in queste schede o derivati dal consumo di prodotti alimentari e fitoterapici preparati; trasformati e/o conservati con metodi casalinghi.
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