Sogno realizzato, sulle Sciore in inverno
//Articolo tratto da “La Provincia di Sondrio”\\
Fabio Salini e Davide Codega per primi hanno portato a termine il concatenamento: 18 ore no stop. Un progetto sul quale lavoravano da tempo: «Poca neve, temperature buone e la luna ci ha accompagnato».
Fabio Salini e Davide Codega hanno portato a termine il concatenamento in invernale delle Sciore. Una prima assoluta in invernale, una cavalcata alpinistica di 18 ore no stop. Entrambi valtellinesi, guida alpina il primo, promettente alpinista il secondo sono riusciti a mettere la parola fine ad un progetto che da tempo li assillava.
La loro traversata è cominciata dal Rifugio Sciora, a 2.118 metri, con un prima importante ascesa fino a quota 3.000metri al Colle della Scioretta. Da questo punto comincia la vera cavalcata a fil di cielo delle quattro Sciore da sud a nord. La prima è la Sciora di Fuori (3.169 metri) la seconda la Pioda di Sciora (3.238 metri) poi la salita all’Ago (3205 metri) ed infine la Sciora di Dentro (3275 metri).
«Con Davide ne siamo venuti a capo – ha spiegato Salini -. A traversata conclusa, anche i miei figli si sono rilassati e hanno commentato con la loro mamma qualcosa del tipo che l’anno prossimo non ci sarà più da preoccuparsi». Missione compiuta, quindi, ma come previsto… Non è stata una vera e propria gita fuoriporta: «Il 21 Dicembre la cavalcata delle Sciore è andata a buon fine, ci ha visto impegnati per 18 ore no-stop partendo e tornando dal rifugio Sciora e questo è stato il nostro regalo di Natale. Le condizioni generali delle pareti erano buone, ottime direi. Poca neve, temperature decisamente sopra la media e la luna che ci ha accompagnato nel rientro dalla Sciora di Dentro, fino al tormentato ghiacciaio della Bondasca».
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