Sondalo: al via la V edizione del concorso di poesia dialettale
Eccoci arrivati alla nuova edizione del Concorso di Poesia dialettale per la Provincia di Sondrio, Valposchiavo e Val Bregaglia. L’iniziativa è ormai divenuta un appuntamento fisso nel calendario delle attività culturali delle nostre valli.
Il dialetto dà risalto alla comicità, all’ironia, alla sagacia, ma – è ancora il caso si ribadirlo? – la sua plasticità e la sua duttilità, che lo fanno diventare la “lingua” per esprimere la propria intimità, i più reconditi sentimenti, le proprie nostalgie. Leggete e meditate questi versi di don Remo Bracchi nel dialetto di Piatta:
Stu dòs al m é parù tant car
e quéšta séf, che la me tàglia fòra
de ndù che l se confónt al cél e l mar,
su l ùltim fil turchìn tendù de l òra.
Non vi riporta a reminiscenze scolastiche? Infatti è la traduzione – nientedimeno – della prima strofa de L’Infinito di Giacomo Leopardi (il testo integrale dell’idillio in vernacolo piattino lo trovate a p. 236 di Armét, la raccolta di poesie di don Remo pubblicata nel 2013).
Il concorso è un’occasione di incontro e di confronto, in un ambito in cui ogni dialetto ritrova la sua più alta dignità di idioma di comunicazione, perciò tutti coloro che hanno voglia di cimentarsi e di mettersi in gioco sono invitati a partecipare a questa iniziativa che – vogliamo sottolinearlo – non vuole essere una competizione, bensì un convivium nella vera accezione del termine, e cioè un “vivere assieme”.
Il concorso è organizzato dal Comune di Sondalo con il patrocinio della Provincia di Sondrio e Comunità Montana Alta Valtellina e la collaborazione del Centro Studi Storici Alta Valtellina e Amici della Musica di Sondalo
Il termine ultimo di presentazione degli elaborati è fissato al 31 dicembre 2015.
Il concorso prevede ovviamente criteri e modalità di partecipazioni da osservare scrupolosamente, per cui si invita a prendere visione del bando pubblicato sul sito istituzionale del Comune di Sondalo (www.comune.sondalo.so.it) e della Provincia di Sondrio (www.provincia.so.it) e su quello del Centro Studi Storici Alta Valtellina (www.cssav.cmav.so.it).
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