Home

Secondo traforo del San Gottardo

15 ottobre 2015 Nessun commento

//riceviamo e pubblichiamo\\
Si vota il 28 febbrario 2016. La presa di posizione di Livio Zanolari.

Mentre l’attenzione si sta focalizzando sulle elezioni federali del prossimo 18 ottobre, l’opinione pubblica è già invitata a guardare oltre; al 28 febbrario 2016, quando la popolazione si potrà esprimere sul secondo tunnel autostradale del San Gottardo.

Il Consiglio federale ha fissato questa scadenza qualche giorno fa, con la seguente denominazione: “Modifica del 26 settembre 2014 della legge federale concernente il transito stradale nella regione alpina (LTS) (Risanamento della galleria autostradale del San Gottardo)”.

È una scadenza cruciale soprattutto per le regioni grigionesi toccate dal traffico di transito, quelle lungo l’asse del San Bernardino, da Fläsch a San Vittore (130 km).

Se dalle urne scaturisse un no le conseguenze per le regioni attraversate dalla A13, specie per le zone in cui le valli sono strette come la Mesolcina e la valle del Reno posteriore, le conseguenze sarebbero catastrofiche e le valli diventerebbero meno vivibili. L’asse del San Bernardino sarebbe in permanenza l’alternativa al traforo del San Gottardo.

Le analisi fornite dall’USAM, Unione svizzera delle arti e mesteri, e dal Touring Club svizzero parlano un linguaggio chiarissimo. In caso di un no il prossimo 28 febbrario “… si formerebbero colonne interminabili, i tempi d’attesa esploderebbero, saremmo immersi in un vero e proprio caos”.

Alla popolazione si chiederà un credito di 2,8 miliardi di franchi per la realizzazione del secondo traforo. In segutio si potrà risanare l’attuale tunnel, aperto nel 1980. Se il credito non venisse accordato si dovrebbe ugualmente rinnovare integralmente il tunnel di 16,9 km tra il 2020 e il 2025 e quindi chiuderlo per parecchio tempo. Inoltre, le misure di “smaltimento” del traffico sarebbero molto costose.

Il trasporto degli autoveicoli su rotaia non basterebbe ad assorbire il grande traffico, nemmeno grazie alla nuova trasversale alpina. Il traffico verrebbe deviato ogni giorno sulla A13 e ognuno di noi ne sa qualcosa sui tempi di attesa, sui pericoli latenti, sui gravi incidenti, sull’inquinamento fonico, sulle forti emissioni dei gas inquinanti, ecc.

Durante i lavori di risanamento la popolazione delle regioni attraversate dalla A 13 sarebbero confrontate con un traffico ancora maggiore di quello attuale. Se vogliamo affrontare il problema con responsabilità e in difesa degli interessi della nostra popolazione, dobbiamo optare per la costruzione del secondo traforo.

Quest’opera ci permetterebbe di non isolare ulteriormente il Ticino, La Mesolcina e la Valle Calanca dalla Svizzera centrale e contribuirebbe in modo determinante ad aumentare la sicurezza, sia nel tunnel autostradale del San Gottardo sia lungo l’arteria del San Bernardino; e questo sia durante il lungo periodo di costruzione e risanamento, sia in seguito, in caso di incidenti o altri inconvenienti.

Il secondo tunnel autostradale del San Gottardo offre a tutti più sicurezza, benessere e maggiore qualità di vita.

Livio Zanolari

Candidato UDC al Consiglio nazionale

Commenta questo articolo








uno + 2 =

Notizie in tempo reale

Avvisi

37a edizione di Musica e Natura

Musica e Natura

Vedi il programma.

Corsi

Astronomia

Arco, astronomia e tedesco.

Forza Mesolcina

Mesolcina

Disponibile conto per le donazioni.

Commenti recenti

Inserzione a pagamento

Satira di Bregaglia

La vignetta della settimana

gio

Per sorridere un po’.