Gran Consiglio – Sessione di giugno
La politica espressa in alta quota. Arosa per quattro giorni capitale del Cantone.
Da quando si è deciso di tenere in ogni legislatura una sessione extra muros del Parlamento cantonale, alle positive esperienze di Poschiavo nel 2009 e di Samnaun nel 2012 si è aggiunta ora quella, altrettanto positiva, di Arosa. Per quattro giorni, il Comune che conglomera ora tutta la valle dello Schanfigg ha svolto con pieno merito il ruolo di capitale del Cantone. I politici, i funzionari e i giornalisti sono stati messi nella condizione di poter lavorare bene, in condizioni ideali. E se la tribuna riservata al pubblico è stata complessivamente poco frequentata, il contatto con la gente del posto non è però mancato ed ha avuto anche bei momenti di convivialità. Le autorità comunali con il sindaco Lorenzo (Lolo) Schmid in testa e i responsabili dell’importante destinazione turistica, hanno presentato una realtà territoriale aperta e dinamica. Ciò doverosamente premesso, veniamo ora alla sintesi dei lavori parlamentari.
La sessione di giugno ha notoriamente una forte impronta finanziaria in quanto caratterizzata dall’esame dei conti dello Stato. Il consutivo 2014 fa registrare un utile di 55 milioni a fronte di un disavanzo preventivato di 58 milioni. Questa notevole differenza tra preventivo e consuntivo, che tra l’altro si riscontra con regolare frequenza, è stata oggetto di una lunga discussione che ha avuto anche dei toni critici. La ministra delle finanze Barbara Janom Steiner ha evidenziato che è “estremamente difficile” preventivare correttamente il gettito fiscale e che in pratica si fanno delle previsioni di incasso. In futuro si tenderà maggiormente a preventivare il realizzabile piuttosto che l’auspicabile. E il futuro sarà un po’ meno roseo anche per le finanze cantonali.
Nell’autunno del 2017 sarà aperto a Churwalden il nuovo Centro di prima accoglienza per richiedenti asilo che offrirà posto a 180 persone. Senza voti contrari e con soli otto astenuti il Gran Consiglio ha approvato il progetto e stanziato il credito d’investimento di 7,7 milioni, importo presumibilmente finanziato con contributi federali accumulati dal conto per l’asilo.
Nella revisione della legge stradale il Gran Consiglio ha voluto marcare un punto importante a favore del traffico lento, assegnando al Cantone la realizzazione e la manutenzione delle corsie ciclabili lungo le strade cantonali e prevedendo la possibilità di stanziare dei contributi cantonali per le piste ciclabili, quelle cioè che sono separate dalle strade. Inoltre, il Cantone sarà responsabile del taglio di alberi per motivi di di sicurezza legati al traffico.
La protezione della popolazione e la protezione civile fin qui inserite in un unico testo legislativo saranno d’ora in poi disciplinate in due leggi specifiche nelle quali viene tra l’altro disciplinata la ripartizione delle competenze e dei compiti tra Cantone e Comuni. Ed è proprio questo il punto che ha sollevato perplessità e spunti critici, anche da parte della deputata Nicoletta Noi-Togni.
Da segnalare altri due interventi di deputati del Moesano. Nell’ora delle domande, Manuel Atanes ha posto in evidenza la pericolosità della strada nazionale A13 e rivendicato la conseguente necessità d’intervenire con misure concrete ed efficaci a favore della sicurezza. Gli ha risposto il consiglere di Stato Christian Rathgeb, che ha elencato le misure preventive di controllo del traffico che il Cantone intende implementare e gli interventi strutturali di miglioria stradale che la Confederazione vuole realizzare in particolare a Sufers, teatro troppo sovente di gravi incidenti anche con esiti letali. Da parte sua, Paolo Papa si è invece battuto con successo per far anticipare l’entrata in vigore del prolungamento della caccia speciale al cervo. Anche qui rimandiamo ai contributi pubblicati a parte.
Il Gran Consiglio non ha ovviamente mancato di rendere omaggio a Ettore Tenchio, figura marcante della politica grigionese, di cui il presidente Duri Campell ha evidenziato “l’impegno encomiabile per il Cantone” e “l’opera a favore della comunità caratterizzata da grande avvedutezza”.
La Voce del San Bernardino, Marco Tognola
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