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Plurium numero 8

11 giugno 2015

L’hortus conclusus di Belfort è coltivato dagli alunni di quinta della Scuola primaria di Prosto. Questa e tante altre notizie nell’ultimo numero del bollettino dell’Associazione italo-svizzera per gli scavi di Piuro.

Anche quest’anno è toccato agli scolari della Scuola primaria di Prosto conoscere in anteprima articoli e contenuti di Plurium 2015, il bollettino numero VIII dell’Associazione italo-svizzera per gli scavi di Piuro, curato da Marino Balatti. La presentazione di Plurium agli scolari è divenuta ormai una consuetudine, a dimostrazione di quanto l’Associazione guidata da Gianni Lisignoli tenga a coltivare nelle nuove generazioni l’interesse e la passione per la storia del borgo sepolto dalla frana del 1618. E gli scolari si sono dimostrati attenti e ben disposti. Ad essi è dedicata la copertina di questa edizione e di loro pugno è un articolo sull’incredibile recupero dell’hortus conclusus di Belfort, orto che i ragazzi di quinta hanno adottato e coltivato, seminando piante officinali ed essenze di uso antico.

Per l’incontro con gli alunni si sono mossi alcuni degli autori dei testi, da Gian Primo Falappi, che ha catturato la loro attenzione con la straordinaria storia dei Batiston emigrati da Prosto a Fort Louis in Alsazia, a Guido Scaramellini, che ha passato in rassegna le musiche ispirate alla storia di Piuro.

Ma il nuovo Plurium è straordinariamente ricco di primizie e curiosità. Cristian Copes riferisce delle gride inerenti la «Ruina» di Piuro, Cleto Rogantini continua la sua ricerca sull’altare di Ivo Strigel nella chiesa rotonda di Santa Croce, Guglielmo Scaramellini tratta di un tema attuale allora come oggi: fenomeni migratori nel e dal Contado di Chiavenna.

Saveria Masa dimostra come un tempo Valmalenco e Val Bregaglia comunicassero e collaborassero attraverso la strada cavallera del Muretto, un passo che univa anziché dividere le due valli.

Incuriosisce ed affascina il percorso di Giulia Balatti nel paesaggio delle antiche cave di pietra ollare e la sua proposta di renderle accessibili ai visitatori.

Maria Chiara Fois racconta di un viaggio in terra polacca sulle tracce dell’architetto piurasco Antonio Pelacini e poi, nel suo ruolo di restauratrice, relaziona sull’intervento realizzato su alcuni affreschi alla Ca’ della Giustizia di Santa Croce, restauro sollecitato un paio d’anni fa dagli stessi alunni della Scuola primaria di Prosto a riprova del fatto che a volte la voce dei piccoli è più forte dei vincoli economici e burocratici.

Questo e molto altro contiene il nuovo Plurium, insieme all’annuncio del Presidente Gianni Lisignoli che il tema conduttore della «Dieci giorni 2015» in programma dal 28 agosto sarà «La lingua italiana e i motivi della sua ampia diffusione fra il Seicento e il Settecento nei paesi dell’est europeo».

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Satira di Bregaglia

La vignetta della settimana

gio

Per sorridere un po’.