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Votazioni del 14 giugno 2015

4 giugno 2015

//riceviamo e pubblichiamo\\
Un poker di NO per le votazioni federali ed un SÌ per la votazione cantonale. I consigli di voto dell’UDC sezione Bregaglia.

Iniziativa per un’imposta sulle successioni

Gravare di un’imposta (20%!) l’eredità di una piccola o media impresa è contro-produttivo. Sono proprio queste imprese che formano la colonna vertebrale della nostra economia, in particolare nei Grigioni. Anche in Bregaglia abbiamo varie imprese che vanno da generazione a generazione e spesso già oggi è difficile per un figlio subentrare al padre, siccome deve risarcire gli altri membri della famiglia. Gravare il tutto con ulteriori 20% da versare al fisco significherebbe la cessazione di molte attività.

Inoltre questa iniziativa è un ulteriore tentativo da parte della sinistra di togliere indipendenza e sovranità ai comuni ed ai cantoni; un nuovo tassello per raggiungere un obiettivo da sempre; lo Stato centralista. Un intento chiaramente contrario ai principi federalisti e di autonomia della Svizzera.

Revisione della legge sulla radiotelevisione

Un’ennesima tassa che, dato che verrebbe riscossa a tutti, di fatto diventa un’imposta. Al fine di rendere accettabile la proposta, sono stati elaborati stratagemmi difficilmente digeribili. Parallelamente all’adattamento della tassa Billag è stato inserito un sostegno per le emittenti private. Questo per fare in modo che le già altamente sfavorite private evitino di correre ai ripari e combattere questa iniziativa. Questa prassi porta alla monopolizzazione della Radiotelevisione pubblica e, allo stesso tempo, alla para-statalizzazione delle emittenti private, che di fatto sarebbero poi suddite dello Stato pure loro. Anche in questo caso un’eccessiva centralizzazione delle attività e del potere. È inoltre difficilmente comprensibile perché anche chi non fa uso dei media pubblici sarà tenuto a pagare, solo perché ne ha la possibilità. Come se tutti dovessimo pagare la stagionale per sciare, solo perché abbiamo la possibilità di sciare.

Discutibile è pure il fatto che la tassa per la Radiotelevisione sia riscossa da una società privata (Billag) che si “mangia” un terzo delle entrate solo per finanziare il proprio reparto amministrativo. Il presidente e i consiglieri amministrativi della Billag intascano un salario che, calcolato al 100% va ben oltre i 300’000.- CHF a testa!

Per finire ci si mette pure la Consigliera Federale Doris Leuthard (PPD) che si permette di minacciare il popolo che si recherà alle urne: “Se non si accetterà la nuova legge sulla radiotelevisione, lo Sport sarà il primo ad accorgersene”. Una frase con forte sapore di ricatto.

Secondo noi il finanziamento delle radio e TV nazionali è da rivedere.

Iniziativa popolare sulla diagnostica preimpianto

La nostra argomentazione è tanto semplice quanto umana. Non possiamo arrivare al punto che in un laboratorio si possa decidere se una vita è “preziosa” o “di poco valore”. La medicina deve poter avere modo di esprimersi se vogliamo poter curare varie bruttissime malattie in futuro, ma c’è un limite che secondo noi è superato quando l’umano desidera precedere e decidere al di sopra di madre natura.

Iniziativa popolare sulle borse di studio e revisione totale della legge sui sussidi all’istruzione

Anche questa un’iniziativa che proviene da sinistra ha come traguardo la centralizzazione e la monopolizzazione del potere a Berna, togliendo autonomia ai cantoni e ai comuni. I principi federalistici hanno sempre giovato al nostro Paese e sarebbe inopportuno e nocivo volerli eludere. Oggi si vuole armonizzare le borse di studio, domani la scuola e in futuro magari anche le lingue e la cultura dei Cantoni? Di questo passo presto parlare italiano, francese o romancio potrebbe essere inopportuno per un Elvetico…

Revisione parziale della Costituzione cantonale

Siamo chiamati alle urne pure per una faccenda cantonale. Si tratta di mettere in atto e dunque inserire nella Costituzione cantonale quanto deciso in occasione della votazione popolare del 12 settembre 2013 a riguardo delle centrali energetiche a carbone. Allora avevamo consigliato di votare NO; non necessariamente in riguardo a centrali a carbone sì o no, ma per il semplice fatto che secondo noi non era opportuno che i cantoni ed il popolo possano intromettersi nelle strategie di un’azienda. Il Sovrano decise altrimenti, e ne prendiamo atto ed accettiamo questa decisione. Riteniamo che sia più che logico che ora si metta in pratica quanto deciso alle urne, anche se forse non è di nostro gradimento. Consigliamo dunque un SÌ a questa proposta, auspicando che pure in altre vicende i Governi (in particolare quello nazionale) sappiano accettare le decisioni democratiche e si impegnino nel metterle in atto alla parola ed in tempi accettabili.

UDC sezione Bregaglia

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Per sorridere un po’.