Il diritto del pugno
“Curiosità dal passato”: uno spazio per piccole notizie storiche.
Da “Il diritto del pugno nella valle Bregaglia dal 1700 al 1800″ di Giacomo Maurizio.
L’opuscolo riporta tra gli altri un fatto curioso accaduto il 4 febbraio 1753 nel paese di Castasegna.
La sera tra le dieci e le undici di notte “tra la casa di Bivetti e quella di Bucella” il malcapitato Antonio Cattanio venne colpito da “due sassate, una gli arrivò sul stomaco et l’altra in un gallone. Volendo egli andar avanti, gli saltarono tre di loro, due alla dritta et uno alla sinistra, con fessali e bastoni; et volendo egli difendersi, lo presero per la gola acciò non potesse chiamare aiuto. Così hebbe da rendersi. Alla gola si conoscono ancora li signi. Et così seguitarono a dargli delle bastonate.
Volendo egli difendersi la testa con un braccio, gli diedero sopra di quella una feslada. Finalmente volendo egli scappare, lo presero per li capelli, et dando lui una sdreppa, lasciò loro i capelli in mano, quali si trovarono il giorno dopo ivi sulla strada, e lui scappò”.
Antonio Cattanio riconobbe due degli aggressori e Donna Claria Bucella “costituita poi quale testimonio” dichiarò di aver visto per strada il sabato mattino “assai capelli” e di aver sentito uno o due giorni dopo due ragazzini mormorare tra di loro “Fanno bene di battere l’Antonio Cattaneo, perchè è un spione et un rufiano”. Non si sono rintracciati altri documenti che si riferiscono a questo caso e probabilmente non conosceremo mai il movente dei tre aggressori.
Commenti recenti