Riuscita serata dei Samaritani

Per lunedì 17 novembre, i Samaritani di Bregaglia avevano organizzato una serata pubblica sull’uso e l’utilità del defibrillatore. E la popolazione ha raccolto l’invito.

da Il Grigione Italiano

Chi avrebbe detto che per sentir parlare di un apparecchio dal difficile nome di «defibrillatore» sarebbero accorse decine e decine di persone? Nemmeno gli organizzatori della serata, che infatti, a pochi minuti dall’inizio, continuavano a mettere sedie per il pubblico.

Curata fin nei minimi particolari, la serata del 17 novembre 2014 è iniziata con le parole della presidente della Società Samaritani Bregaglia, Ursula Giovannini, e poi della monitrice Marina Giacometti. Subito dopo, al pubblico è stato proposto un breve filmato che mostrava una situazione di attacco cardiaco e primi soccorsi. Scusandosi per il fatto che il cortometraggio fosse in tedesco, gli organizzatori non hanno mancato di riprendere punto per punto gli elementi importanti del video, attraverso le parole del medico di valle, dott. Hans Bänninger, con la collaborazione grafica del medico assistente dott.ssa Ofelia Boiocchi.

Dopo questa prima parte, i Samaritani hanno inscenato una situazione realistica, con l’ausilio di un manichino da esercitazione. Nella rappresentazione teatrale hanno evidenziato tutti i passi importanti da compiere in caso di soccorso a una persona in arresto cardiaco, fra cui: chiamata al 144, rianimazione con massaggio cardiaco e insufflazioni, uso di un defibrillatore reperito nelle vicinanze, e poi arrivo dell’ambulanza con intervento di professionisti.

Per tutta la serata il pubblico è stato incoraggiato a porre domande. Che non sono mancate e che hanno ricevuto puntualmente risposta.

È stata poi data la parola a due persone che hanno vissuto sulla loro pelle una situazione simile. Bruno Bricalli e sua moglie Karin hanno raccontato di quando, quasi un anno fa, lui ha avuto un infarto del miocardio ed era stato salvato, nello studio medico, con la rianimazione e l’uso del defibrillatore. A complicare le cose, quel giorno c’era molta neve e cattivo tempo, così il paziente è stato trasferito dapprima a Samedan con l’autoambulanza, poi da lì a Coira con l’elicottero, che però ha impiegato 50 minuti anziché i 20 previsti, a causa della nebbia. Una storia vera, così personale, ha emozionato sia i protagonisti sia la platea.

Gli organizzatori erano ben coscienti che una serata pubblica non può essere sufficiente a preparare le persone ad affrontare un’emergenza. Il loro scopo era mostrare l’importanza di avere a disposizione degli apparecchi per la defibrillazione e di saperli usare. Da un paio di mesi in Bregaglia ne sono stati acquistati e collocati due, grazie all’iniziativa degli stessi Samaritani, presso le sale polivalenti di Vicosoprano e di Maloja. In conclusione di serata è stata quindi annunciata la possibilità di frequentare dei corsi di soccorso e rianimazione, e circa venti persone non hanno perso l’occasione per segnare il proprio nome sui moduli.

Silvia Rutigliano