Intervista a Irene Cadurisch
Inizia la stagione agonistica. Prima della sua partenza per Beitostölen in Norvegia, abbiamo incontrato la biatleta Irene Cadurisch.
Tra poco inizia la nuova stagione agonistica. Come si è preparata Irene Cadurisch?
La preparazione è già iniziata in primavera. In aprile però ho lavorato a Castasegna, all’interno del Corpo delle guardie di confine. Sempre in questo ambito, in estate e in autunno, ho frequentato dei moduli di formazione, per un totale di sei settimane. I corsi erano molto interessanti. In questo periodo mi sono allenata diversamente dal solito.
Sono molto contenta del fatto che quest’estate, per la prima volta, non mi sono ammalata. Ho aumentato gli allenamenti sia in quantità che in qualità. Mi sono allenata molto sul fondo con i rollski e parecchio con il fucile. Gli allenamenti sono stati molto specifici.
Naturalmente ho avuto bisogno anche di periodi di riposo: li ho passati a Isola e camminando lungo i bellissimi sentieri della Bregaglia.
In questa stagione Selina Gasparin non parteciperà alle competizioni visto che è in dolce attesa. Cosa significa per la squadra svizzera la perdita della vice campionessa olimpica?
Selina è e rimane la leader. Nelle gare individuali corri però per te stessa e sei sola. Da questo punto di vista per me non cambierà molto, forse di più per Elisa ed Aita, visto che non è presente la sorella “grande”.
A livello di squadra manca, chiaro, la migliore atleta, ma per noi giovani questa mancanza è uno stimolo e una sfida. Nella classifica generale di Coppa del Mondo vogliamo mantenere il quarto posto.
Quali sono gli obiettivi stagionali?
L’obiettivo generale è migliorarmi, molto. Voglio essere più veloce e ottimizzare l’esecuzione del tiro, senza perdere tempo prima e dopo i cinque colpi. In Coppa del Mondo desidero essere più costante, entrare nelle prime 40. Spero di rimanere integra e in forma anche per i Campionati del Mondo.
Devo avere pazienza, sono solo al secondo anno di professionismo, devo imparare ancora molto. Sarà anche importante conoscere le caratteristiche di tutte le piste, così da poter lavorare e concentrarmi sui dettagli, che a questi livelli possono fare la differenza.
Irene Cadurisch porta sul copricapo l’immagine di Bregaglia Engadin Turismo. Che effetto le fa?
Dal lato mentale e dal lato emozionale è importante sapere che c’è gente che mi segue, che crede in me, e spera in buoni risultati.
Finanziariamente è certo anche un apporto importante, il quale, per esempio, mi consente di pagare l’allenatore e le spese della vita di tutti i giorni.
Sono molto felice ed orgogliosa di portate con me il label di Bregaglia Engadin Turismo e di tutti quelli che fanno parte del pool Bregaglia.
Visita il sito: www.irene-cadurisch.ch oppure la sua pagina in Facebook
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