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“Sono passi da gigante”

3 settembre 2014 2 commenti

//Articolo tratto da “La Provincia di Sondrio”\\
Un futuro da programmare insieme, al di qua e al di là dal confine.
Se n’è parlato domenica a Belfort con l’Associazione italo-svizzera per gli Scavi di Piuro, in occasione della chiusura del progetto Interreg “Cooperazione e convivenza in Val Bregaglia”.

«Si collabora, si ragiona insieme e si promuovono e svolgono progetti comuni – ha spiegato il granconsigliere dei Grigioni Maurizio Michael -. A volte, ad esempio, si costruiscono e gestiscono pacchetti turistici. Sono passi da gigante. Il tentativo è fare rete, unire le forze e usare in modo intelligente le risorse. Bisogna usarli in modo sostenibile, evitando di chiudere i progetti quando si esauriscono le risorse, ma preparando i passi successivi che permettono di crescere ulteriormente. Il risultato è questo: promuoviamo una valle intera che non ha più per forza un confine, almeno dal punto di vista turistico».

Nelle parole di Michael c’è stato un mix di concretezza e teoria. «Dobbiamo cercare di considerare il nostro territorio sempre più come un’area interdipendente. Di fatto, dal punto di vista economico, sociale e culturale, nonostante le differenze, si vive in una zona che rappresenta un unico spazio funzionale. Questa è una sfida che viene lanciata alle istituzioni di tutta l’area. Il futuro lo si decide insieme, non un po’ di qui e un po’ di là. Credo che questo sia un segnale per la nuova presidente della Comunità montana, per i nuovi sindaci italiani e gli amministratori svizzeri».

Tra i relatori nella Sala della Godenda di Piuro c’era anche Cinzia Capelli, presidente dell’ente comprensoriale. «I risultati di questo progetto Interreg sono un chiaro esempio di buona spesa dei soldi pubblici. Sono state preparate le basi per cogliere l’occasione di un rilancio turistico basato sulle peculiarità storiche, enogastronomiche e culturali del nostro territorio, senza trascurare l’importanza di altri settori dell’economia». L’idea di programmare il futuro insieme ai vicini piace alla nuova presidente della Comunità montana. «Da alcuni mesi si discute di queste proposte con una certa intensità, anche ipotizzando una struttura stabile che si occupi di rapporti transfrontalieri. Non è facile comprendere, in questa fase di passaggio dalla vecchia provincia al nuovo ente, quali saranno le deleghe. Ora c’è bisogno di concretezza e da Piuro arriva un bagaglio di competenze ed esperienze preziose per il territorio e lo sviluppo futuro. Al di là di questi aspetti, noi siamo convinti della valenza di queste relazioni e siamo pronti a fare la nostra parte».

Articolo di Stefano Barbusca, apparso su La Provincia di Sondrio.

Leggi anche il comunicato stampa relativo alla manifestazione pubblica.

Attualmente ci sono 2 commenti

  1. Mi complimento con i responsabili del progetto Interreg appena conclusosi per i bei risultati ottenuti. Condivido il fatto che tali progetti possano dare una spinta alla collaborazione transfrontaliera ed aiutare ad incrementare lo sviluppo economico sulla base del patrimonio naturalistico, paesaggistico e culturale della nostra valle. Sono tuttavia dell’avviso che la collaborazione debba andare a toccare anche le altre valli della Provincia di Sondrio confinanti con la Bregaglia svizzera, vale a dire la Val Codera, la Val Màsino e la Valmalenco. Inoltre, questi progetti hanno un potenziale per favorire la collaborazione all’interno della parte svizzera della Bregaglia. Propongo dunque che i futuri progetti Interreg si aprano ulteriormente ad altre realtà geografiche e culturali presenti sul nostro territorio, diventando più trasparenti a livello di progettualità e più performanti in termini di risultato.

    Marco Giacometti

    • gianfranco scrive:

      Condivido pienamente il commento all’articolo, se bisogna parlare di area sarebbe ora che anche la Bregaglia guardasse ad altri territori citati nel commento, le cui aree sono storicamente collegate da itinerari di grande importanza alpinistica e di incomparabili bellezze naturalistiche e di importanza internazionale. Speriamo dunque che nel prossimo programma, da parte della val Bregaglia vi sia una visione che guardi ad interessi più ampi e non a senso unico, e soprattutto a territori che hanno qualità e requisiti per iniziative comuni per un progetto turistico culturale di notevole rilevanza.

      Gianfranco (Strade storiche)

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