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Esercitazione Samaritani

5 maggio 2014

Si è svolta a Bondo domenica 27 aprile un’esercitazione dei Samaritani del sud dei Grigioni, sotto forma di gara a squadre. La giornata è stata organizzata dalla Società Samaritani Bregaglia insieme alla Società Samaritani La Plaiv. Presente anche il presidente cantonale, Mathias Egger.

Articolo apparso su Il Grigione Italiano

In una giornata di pioggia, ma in un paesaggio comunque primaverile, più di 60 persone si sono incontrate a Bondo per l’appuntamento che dal 2001 ogni due anni raccoglie i Samaritani dei Grigioni del sud. Presente in questa occasione anche la Prettigovia, con il gruppo di Fideris, oltre ai gruppi provenienti dalle società Zernez, La Plaiv (che copre la zona fra La Punt e S-Chanf), Samedan, Super-schnelle-samariter (Sils- Silvaplana- St. Moritz) e Bregaglia.

In tutto hanno partecipato alla competizione 11 squadre di adulti e tre di ragazzi. Ogni squadra era composta da due o tre persone. L’esercitazione si è svolta nella mattinata, poi, all’asciutto della sala multiuso, è stato consumato un ottimo pasto con polenta e spezzatino, insalata e torta, e nel primo pomeriggio ci sono state le premiazioni… e ci sono stati premi per tutti.

Il percorso è stato realizzato in un circuito fra Bondo, Promontogno, i prati, il lavatoio e il campeggio, lungo il quale erano allestite cinque postazioni a tema. In ognuna, preparata sotto un gazebo, vi erano i monitori delle diverse società. Nella prima postazione, situata a Promontogno e curata da Samedan, era simulata una ferita da punta, nella seconda, a cura di Pontresina, i concorrenti incontravano una persona in stato confusionale, nella quale dovevano riconoscere un caso di diabete. La terza postazione era invece di pausa e divertimento, dove si guadagnavano punti giocando a Yatzy, a cura di La Plaiv e Bregaglia. Al lavatoio le squadre trovavano una persona punta da un’ape – postazione curata da Zernez. La quinta e ultima postazione era situata nel campeggio, dove era presentato il caso di una bambina che si era bruciata una gamba cadendo nel fuoco acceso – a cura dei Samaritani SSS.

Ogni caso aveva una parte pratica e una parte teorica, che entravano entrambe nel calcolo del punteggio. Per le squadre dei ragazzi,a volte il compito era semplificato e la teoria sostituita da un gioco.

L’evento è stato organizzato dalla Società La Plaiv, presieduta da Duri Angelini, e dalla Società Bregaglia, presieduta da Ursula Giovannini, ed è stato realizzato grazie al lavoro volontario di molti e grazie agli sponsor, che con denaro o prestazioni d’opera hanno contribuito alla riuscita della manifestazione.

Fondamentale anche la collaborazione di Yvonne ed Ernst Nägeli che, con il loro camper attrezzato e il programma software appositamente realizzato da Ernst, consentono ogni volta di preparare tutto il materiale d’ufficio e stilare le classifiche delle gare.

Hanno partecipato alla giornata di esercitazione anche gli istruttori regionali Silvano Isepponi (Bregaglia e Prettigovia) e Ursula Jörg (Engadina). Presente pure il presidente cantonale, Mathias Egger, al quale abbiamo rivolto alcune domande. (Continua dopo la galleria fotografica.)

Come le è parsa questa giornata di esercitazione?

Sono molto orgoglioso di questi Samaritani! Ho visitato, insieme agli istruttori regionali, tutte le postazioni percorrendole in senso inverso, in modo da incontrare tutti i gruppi. Ho constatato con piacere che hanno svolto i compiti loro assegnati con sicurezza e professionalità. Dal punto di vista organizzativo, poi, l’intera giornata è stata preparata molto bene.

Non pensa che però i partecipanti avrebbero potuto essere più numerosi?

Be’, sì, certo… Purtroppo abbiamo avuto anche la concomitanza con l’«agrischa», però adesso l’importante è che coloro che sono qui stiano bene. È bella questa mescolanza di lingue – tedesco, romancio, italiano – e questo incontro fra diverse regioni del Cantone.

A proposito di lingue, non sempre i materiali dei Samaritani arrivano in lingua italiana ed è accaduto che i Samaritani di Bregaglia facessero dei corsi in Ticino…

È vero, non sempre riusciamo a fornire la documentazione anche in italiano. Sarebbe giusto farlo. Ma non è nemmeno un fatto negativo che si collabori con un altro cantone. Vanno bene entrambe le cose.

Silvia Rutigliano

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