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Votazioni federali del 9 febbraio 2014

16 gennaio 2014

//riceviamo e pubblichiamo\\
No alle iniziative popolari, sì alla ferrovia.
Le raccomandazioni di voto del PS Grigioni.

Il direttivo del PS Grigioni ha discusso gli oggetti in votazione il 9 febbraio e deciso le seguenti raccomandazioni di voto:

> Sì al decreto federale sul finanziamento e ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria, ritenuto dal PS un pilastro fondamentale per garantire il futuro delle nostre ferrovie e del traffico pubblico in Svizzera. Ne approfitterà anche la Ferrovia retica con cospicui investimenti nell’infrastruttura e nei collegamenti con Zurigo e San Gallo. Con il rafforzamento del traffico ferroviario si prospetta pure una migliore gestione del traffico stradale, per cui anche il TCS e l’ACS sostengono il decreto.

> No all’iniziativa popolare sul finanziamento dell’aborto, considerata un ritorno inaccettabile al passato. Nel 2002, dopo decenni di discussioni, il popolo svizzero (e grigionese) ha accettato con una netta maggioranza del 70% la regola dei termini attualmente in vigore. Il finanziamento da parte delle casse malati garantisce un intervento chirurgico professionale a salvaguardia della salute della donna. Da allora il turismo dell’aborto non esiste più e gli aborti non sono aumentati (e questo nonostante l’aumento della popolazione). Mettere di nuovo in pericolo la salute delle donne, in particolare di quelle meno abbienti o in situazioni molto critiche, per il PS è inaccettabile.

> No all’iniziativa popolare contro “l’immigrazione di massa”. L’ennesima iniziativa dell’UDC per isolare la Svizzera dal resto dell’Europa mette in pericolo i trattati bilaterali e rischia di compromettere il futuro economico del nostro Paese. Un ritorno ai contingenti o allo statuto dello stagionale non rappresentano strumenti adatti a risolvere i problemi legati all’aumento della popolazione e del nostro benessere. Per le regioni di confine è importante rafforzare in modo mirato le misure di accompagnamento. Con i contingenti al posto della libera circolazione, che l’UDC si illude di poter rinegoziare con l’UE, sparirebbero invece anche le misure d’accompagnamento. Di conseguenza crescerebbe la pressione sui salari e aumenterebbe il lavoro nero. L’iniziativa va respinta.

> No anche all’iniziativa cantonale contro il pagamento delle tasse ecclesiastiche da parte delle persone giuridiche, che sottrae senza compensazione 8 milioni di franchi alle chiese. Se venisse accettata, le chiese non sarebbero più in grado di finanziare le loro numerose prestazioni sociali e il mantenimento dei monumenti storici.

PS/GR

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