Samuele Giovanoli, pittore naïf
In una brillante conferenza presso la Villa Garbald, Mirella Carbone ha presentato sabato sera la figura e l’opera di Samuele Giovanoli. Nato in Bregaglia e vissuto in Val Fex, il pittore autodidatta rimase sconosciuto per molti anni.
Fu Giuliano Pedretti, artista e fondatore (insieme a Dora Lardelli) dell’Archivio culturale dell’Engadina Alta, a riconoscere la qualità artistica di alcune pitture. Fatte le necessarie ricerche, ne scoprì l’autore.
Samuele Giovanoli (1877-1941) nacque e crebbe in Val Bregaglia, in una famiglia di contadini e pastori. Il padre Gaudenzio usava estivare il suo gregge in Val Fex e nell´estate del 1888 prese per la prima volta con sé il suo figlio undicenne. Per Samuele fu amore a prima vista: appena raggiunta la maggiore età si stabilì in Val Fex, dove trascorse il resto della sua vita lavorando come contadino, pastore e macellaio. Dieci anni prima della sua morte, Giovanoli iniziò a dipingere. Nelle opere di questo pittore autodidatta, che oggi è considerato uno degli artisti naïf più importanti del cantone, si manifesta il suo grande attaccamento alla natura engadinese e bregagliotta, una natura che per Giovanoli è piena di mistero e di enigmi e che questi con la sua arte cerca di esplorare.
Sabato scorso, la storica dell’arte Mirella Carbone ha tenuto una conferenza su Samuele Giovanoli, proposta dalla Fondazione Garbald in collaborazione con l’Istituto grigione di ricerca sulla cultura. La relatrice non solo ha mostrato, proiettandole, le riproduzioni dei quadri dell’artista e alcune foto che lo ritraggono in famiglia o con i turisti che alloggiava nella sua grande casa della Motta, ma ha anche portato diverse opere originali. Il pittore dipingeva a olio su legno o cartone o anche su pietra.
Con il sostegno dell´Istituto grigione di ricerca sulla cultura, Mirella Carbone ha pubblicato nel febbraio del 2013 la prima monografia sul pittore bregagliotto, con testo bilingue italiano e tedesco e con le riproduzioni di tutte le opere finora conosciute. A questo proposito, l’autrice ha tenuto a dire che la ricerca non è ancora terminata e che spera che possano essere trovati altri quadri del pittore.
Mirella Carbone, Samuele Giovanoli, Edizione Stephan Witschi, Zurigo 2013, 192 pagg., 94 fr.
Consultabile in biblioteca.
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