Frontalieri del Pallone
Nella rosa dell’A.C. Bregaglia ci sono tanti calciatori italiani oltre al mister Remo Martinoli. Il calcio attraversa i confini da decenni. Pubblichiamo un articolo sulla nostra squadra di calcio giunto in redazione dalla vicina Italia.
Frontalieri del pallone. In Val Bregaglia ci sono anche gli italiani che attraversano il confine per giocare a calcio. Lo fanno per passione e non per lavoro, visto che scendono in campo a Vicosoprano nell’A.C. Bregaglia per le sfide della quinta lega elvetica, un campionato dilettantistico. Anche quest’anno l’allenatore – Remo Martinoli, bancario di Villa di Chiavenna – può contare su un gruppo formato da bregagliotti svizzeri e italiani. Sabato, la formazione in maglia verde ha battuto 4-3 il Croatia Coira 92, squadra composta da lavoratori dei Balcani che vivono nella zona della capitale dei Girgioni. Ora l’A.C. Bregaglia si trova nelle zone alte della classifica.
«Da molti anni c’è questa collaborazione calcistica fra le due zone della Bregaglia – sottolinea Martinoli -. Questa società dà la possibilità ai ragazzi della Bregaglia italiana di giocare in un campionato forse meno intenso di quelli della Figc, ma sicuramente impegnativo. È uno scambio importante anche per gli svizzeri: senza gli italiani, probabilmente non ci sarebbe la possibilità di iscriversi alla quinta lega».
Fra gli atleti valchiavennaschi ci sono Erik Panatti (noto anche per l’attività podistica), l’hockeista del Chiavenna Davide Maraffio, William Pedroni, i fratelli Simone e Diego Martinoli (figli del mister) e Giorgio Montemurro. Senza dimenticare Riccardo Rogantini che, sui campi della Valchiavenna, è di casa. Montemurro, studente chiavennasco di ingegneria del 1991, ha giocato per anni nelle squadre valchiavennasche. «Questo campionato rappresenta una bella esperienza sia a livello personale, sia calcistico – spiega -. Ci si confronta con realtà molto diverse da quelle della provincia di Sondrio: personalmente sono soddisfatto».
Ma la storia degli italiani impegnati con la maglia del Bregaglia e delle sfide transfrontaliere parte da lontano, come sottolinea Davide Gianotti. «Da molti anni c’è una bella collaborazione, segnata da amicizia fra gli appassionati di pallone dei due Paesi. Da decenni c’è uno scambio di giocatori e si giocano sfide appassionanti che superano il confine di Castasegna». E mentre a livello di prima squadra sono gli italiani a salire in Svizzera, per le giovanili sarebbe positiva una reale apertura ai piccoli calciatori svizzeri. «Siamo interessati alla partecipazione a campionati Figc con i nostri bambini. Se ci fossero le condizioni a livello di iscritti e di logistica, per noi sarebbe un’ottima soluzione».
a cura di www.studio3163.com
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