La lingua della Bibbia dal Seicento al Novecento
Una mostra sulla traduzione della Bibbia di Giovanni Diodati è stata preparata dalla Chiesa Evangelica Riformata di Bregaglia, in contemporanea con le iniziative con l’Accademia della Crusca organizzate dalla Società culturale/Pgi e dalle Scuole di Bregaglia.
Giovanni Diodati fu professore e pastore a Ginevra, dove erano riparati per le persecuzioni i suoi genitori dalla natia Lucca. Egli, basandosi sugli originali ebraici e greci, produsse due traduzioni: la prima nel 1607 e una seconda nel 1641, che, con alcuni aggiustamenti, rimase in uso presso le chiese evangeliche di lingua italiana fino agli inizi del Novecento.
La mostra consta di: un’esposizione di Bibbie del Diodati in varie edizioni, quindici pannelli che presentano la storia delle traduzioni e alcuni testi dell’edizione del 1641, due pannelli ripresi dalla mostra per il 450° della Riforma sulla situazione in Bregaglia, un video di circa 20 minuti con – fra l’altro – un’intervista impossibile a Diodati stesso.
La lingua italiana usata in Bregaglia ebbe quindi come importante testo di riferimento proprio la Bibbia del Diodati.
Per questo nella prima tavola rotonda Gigliola Fragnito si soffermerà su “la Bibbia al rogo”, ricordando come questa e altre traduzioni in volgare della Bibbia fossero perseguitate dalla Chiesa Cattolica Romana, mentre Sergio Bozzola parlerà della lingua del Diodati con particolare riferimento al capitolo 4 del Cantico dei cantici.
La mostra sarà inaugurata nella sala multiuso di Bondo con il suddetto incontro del 30 settembre alle 20.30 e sarà aperta fino a domenica 6 ottobre, ogni giorno dalle 14 alle 18. Nelle due settimane successive, in concomitanza con il Festival della castagna, sarà trasferita nella Chiesa S. Trinità di Castasegna.
Commenti recenti