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Il Museo della Via Spluga si presenta in una nuova veste

18 luglio 2013 Nessun commento

Per la stagione estiva 2013, appena iniziata, il Muvis, Museo della Via Spluga e della Val San Giacomo, ha predisposto un nuovo allestimento. All’interno della Stüa Vegia del Palazz (sede del Muvis) è esposta una riproduzione della bandiera storica del comune di Valle San Giacomo, realizzata a mano da alcune donne di Campodolcino.

La bandiera è tipicamente composta da bande orizzontali nei colori nero, verde, rosso e giallo, ripetute per quattro volte, con al centro l’icona di San Giacomo. L’originale è attualmente conservata nel Santuario di San Guglielmo nel comune di S. Giacomo Filippo. La Stüa Vegia è stata storicamente il locale in cui si riuniva il Consiglio di Valle, dopo che da San Giacomo la sede fu trasferita a Campodolcino, e questo fatto ha motivato la collocazione del nuovo allestimento.

Le prime testimonianze dell’esistenza del comune di Valle risalgono al 1205. Mantenne la sua configurazione unitaria per sei secoli, fino al 1816, quando il governo del Regno Lombardo Veneto lo divise negli attuali tre comuni di San Giacomo Filippo (all’epoca solo San Giacomo), Campodolcino e Madesimo (Isola all’epoca, poi Isolato fino al 1984). La suddivisione ricalcava l’articolazione storica in terzieri del comune, a loro volta suddivise in quartieri e squadre, ognuno dei quali eleggeva un proprio rappresentante nel Consiglio di Valle.

A completare l’allestimento una copia d’epoca degli Statuti di Valtellina, sulla base dei quali fu redatto lo statuto del Comune di Valle, e il bastone del Ministrale. Il Ministrale presiedeva il Consiglio di Valle e si occupava dell’amministrazione economica e della giustizia civile, mentre per la giustizia criminale (penale) bisognava recarsi a Chiavenna. Il Ministrale veniva scelto tra gli abitanti della valle, a differenza di Chiavenna e Piuro, dove Commissario (a Chiavenna) e Pretore (a Piuro) veniva inviato dai Grigioni, che dal 1512 al 1797 controllarono Valchiavenna e Valtellina.

Gli Statuti di Valtellina

Il Muvis prosegue cosí nella sua opera di ricerca e divulgazione della cultura locale della Valle Spluga.

Mu.Vi.S.

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