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Via Spluga, una scommessa vinta

18 giugno 2013

Storia, cultura e ambiente per battere la crisi. Lo hanno detto a Campodolcino gli amministratori della Val San Giacomo e del distretto di Hinterrhein.

Il “Lavegin d’Or” è andato alla Via Spluga. L’Associazione culturale “Valtellinesi a Milano” ha premiato la Comunità montana Valchiavenna, promotrice delle iniziative legate al sentiero escursionistico e culturale che va da Thusis nel Cantone dei Grigioni a Chiavenna. Il “Lavegin” viene attribuito dal gruppo dei milanesi originari della provincia di Sondrio a persone o enti che per capacità, intelligenza e serietà, si siano imposte all’attenzione dell’opinione pubblica lombarda e nazionale, contribuendo a fare conoscere i valori di cultura e di civiltà della loro terra natia. Il presidente dell’associazione, Franco Visintin, ha consegnato il “Lavegin” al vicepresidente della Comunità montana Davide Trussoni, sottolineando l’importanza di questo percorso sia in ambito culturale, sia a livello economico.

La storia della Via Spluga è stata illustrata dagli storici Guido Scaramellini, Luigi Corfù, Luciano Maffi e Gian Primo Falappi. Alla cerimonia di premiazione, oltre a decine di soci dell’associazione, erano presenti i sindaci di Campodolcino e Madesimo, Giuseppe Guanella e Franco Masanti, e l’assessore alle Opere pubbliche della Provincia di Sondrio Silvana Snider. Nonostante i noti problemi della viabilità sulla superstrada tra Colico e Lecco, il flusso di turisti provenienti dalla Svizzera è costante sia sulla Via Spluga – per la quale si punta ai diecimila passaggi stagionali -, sia sulla statale 36.



Claudia Kleis, sindaco di Thusis, si è soffermata sull’importanza del percorso. “Moltissimi escursionisti della Via Spluga si fermano a Thusis: questa iniziativa è sicuramente un successo per la nostra Regione. Non mi riferisco solo all’aspetto economico. Questo itinerario offre un arricchimento culturale grazie all’incontro di cittadini provenienti da diversi Paesi”.

Rico Cioccarelli, vicepresidente della Regio Via Mala, ha ribadito che “molti turisti passano da questo tracciato, una proposta che unisce storia e benefici economici per la nostra comunità”.

Il convegno è stato ospitato in un museo, il Muvis, che prende il nome proprio dalla Via Spluga. “Questo premio è un riconoscimento per l’attività più che decennale della Via Spluga – ha osservato Enrica Guanella, direttrice del Muvis -. Questo itinerario escursionistico culturale è un volano per l’economia turistica e ci ricorda l’importanza della nostra valle come territorio che unisce il Bacino del Mediterraneo ai Grigioni”.

A cura di www.studio3163.com

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Via Spluga, una scommessa vinta

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