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Pentecoste, il dono dello Spirito

19 maggio 2013

La Pentecoste è la festa in cui ricordiamo il dono dello Spirito santo alla Chiesa.

I discepoli di Gesù, che pure lo avevano visto risorto, non avevano ancora il coraggio e le parole per annunciare la sua resurrezione e quindi che Gesù Cristo era proprio il Signore e il Salvatore, realmente quel Messia che stavano aspettando. Avevano paura di essere perseguitati e di non riuscire a spiegare le cose eccezionali che il Signore aveva compiuto e di cui erano stati testimoni.

Quando arriva lo Spirito santo essi divengono invece coraggiosi, escono fuori per predicare la grazia di Dio, riescono a farsi comprendere da genti di varie nazioni. E andranno per tutto il mondo con il loro gioioso messaggio.

Per i cristiani il dono dello Spirito non si è più fermato. Il semplice credere in Gesù Cristo è dono dello Spirito. E dunque la Pentecoste riguarda ogni credente. È una festa, anzi, che assicura che il Signore con il suo Spirito è sempre presente nella vita, in ogni giorno.

I frutti dello Spirito sono infatti di vari tipi.

Quando cristiani compiono cose grandiose è lo Spirito ad averli sostenuti e guidati. Però questo vale anche per azioni meno grandiose e più quotidiane, rispetto ai criteri umani. Lo Spirito santo è Colui che ci fa comprendere la Scrittura, che ci guida nel cercare la giustizia, che ci fa compiere gesti di amore e di amicizia, che crea comunione fra le persone…

La buona notizia di Pentecoste è dunque che lo Spirito santo è una presenza attiva, discreta e costante, sulla quale tutti i cristiani possono fare affidamento.

Pastore Stefano D’Archino

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