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Giochi olimpici invernali. Parliamo di finanze…

30 gennaio 2013

//riceviamo e pubblichiamo\\
Il prossimo 3 marzo il popolo grigionese sarà chiamato alle urne per decidere sulla candidatura per i giochi olimpici invernali del 2022. Una eventuale accettazione porterebbe ad iniziare un lavoro di candidatura che è come una gara sportiva.

Si gareggia contro vari avversari ed ognuno si prepara al meglio per arrivare al giorno dell’evento nelle miglior condizioni possibili, in modo da avere una possibilità di vittoria. Non ci sarà però il podio, solo il vincitore sarà premiato! La “gara” avrà luogo nel 2015, quando il comitato olimpico internazionale (COI) si troverà per valutare le varie candidature e decidere chi merita il premio. Questa preparazione è impegnativa e sarà necessario pensare a tutti i minimi dettagli.

I costi per la candidatura sono calcolati con 60Mio. In questa cifra sono inserite tutte le uscite e le entrate delle varie fasi di preparazione, annuncio e candidatura fino e compresa la fase di decisione di concessione dei giochi da parte del COI nel giugno del 2015. Il cantone dei Grigioni parteciperà a questi 60Mio unicamente con 8Mio (circa il 13%). Nel caso più negativo di non-ottenimento dei giochi, avremmo comunque raggiunto una pubblicità mondiale sull’arco di 3 anni. Per relativizzare questa cifra e rendere l’idea della pubblicità accennata, basti menzionare che ogni anno il cantone sostiene Graubünden Ferien con un importo di 7,5Mio… La cifra rimanente (52Mio) sarà sostenuta dalle due destinazioni principali previste dai giochi (St.Moritz e Davos), dalla Confederazione (la metà) e da Sponsor privati. Nel bilancio dei costi di questa candidatura sono già inseriti anche 4,5 Mio quali riserva. Come vedete non si tratta di una cifra abbellita in modo da poter ottenere un sì alle urne, bensì scaturita da un calcolo dettagliato e sostenibile.

Una decisione positiva da parte del COI nel 2015, darebbe inizio alla messa in pratica del progetto. Questa parte di lavoro è suddivisa in due campi d’investimento. Da una parte i costi di svolgimento in entità di 2,8Mia. Sono gli investimenti veri e propri per svolgere i giochi e quindi a disposizione del Comitato organizzativo dei giochi olimpici (COGO). La Confederazione ha assicurato un importo di 1Mia mentre il cantone dei Grigioni non parteciperà a queste spese. Il COGO potrà usufruire di 1,5 Mia di entrate da Sponsor e di conseguenza la cifra ancora da coprire tutt’oggi risulta essere di 300Mio. Per colmare questa lacuna finanziaria ci sono vari scenari che vanno da ulteriori entrate pubblicitarie fino al più concreto e semplice risparmio, ridimensionando alcune posizioni. Questa correzione è già a buon punto…

Ci saranno comunque ancora almeno 3 anni di tempo per colmare questa unica differenza finanziaria. Le esperienze fatte da recenti giochi olimpici ha dimostrato che il Budget di svolgimento è sempre stato mantenuto, senza creare ulteriori inaspettate spese. Nei casi conosciuti di aumento dei costi, è sempre stata la posizione “investimenti di infrastrutture” a creare maggiori spese del previsto…  Come ben sappiamo, a ridosso dei giochi olimpici si tengono i giochi paraolimpici per i diversamente abili. I costi per i giochi paraolimpici sono preventivati con 105Mio e sono già ora inclusi nel Budget di 2,8Mia del reparto svolgimento.

L’altro campo d’investimento sono i costi di infrastruttura e sicurezza, calcolati con 1,5Mia. Il cantone dei Grigioni parteciperà a queste spese con un importo di 300Mio. Si tratta di investimenti nelle infrastrutture (strade, ferrovia, telecomunicazione, ecc.) così come per la sicurezza negli ambiti non direttamente assoggettabili ai giochi olimpici. Per i costi riguardanti la strada e la ferrovia la Confederazione parteciperà in entità dell’85% (!). Una simile opportunità di riportare all’avanguardia strade e ferrovia con un sostegno così alto da parte di Berna non si ripresenterà verosimilmente mai più…  I giochi olimpici costerebbero quindi al cantone 300Mio che verrebbero investiti quasi per intero nelle menzionate infrastrutture, le quali in ogni caso nei prossimi anni dovrebbero venir messe apposto. Se suddividiamo questa cifra sui prossimi 10 anni, si tratta quindi di 30Mio annui. Va inoltre menzionato che questi 300Mio sono tutt’oggi presenti nelle casse cantonali sotto forma di riserve.

Il progetto offre quindi un’opportunità unica al fine di migliorare le infrastrutture cantonali negli ambiti del traffico, della telecomunicazione e degli impianti sportivi. I Grigioni approfitteranno per decenni di questi investimenti  in quanto sono pianificati in modo che possano portare profitto anche alle generazioni a venire. Progetti già in discussione come il collegamento ferroviario ogni 30 minuti tra Coira e Zurigo o quello diretto tra i Grigioni e l’aeroporto di Kloten verrebbero anticipati, la capacità della ferrovia retica verrebbe aumentata e vari passaggi sensibili della rete stradale verrebbero eliminati grazie ai GO.

Gli investimenti sarebbero un’opportunità per l’economia grigionese, la quale nei prossimi anni subirà di certo anche il colpo dovuto all’iniziativa sulle abitazioni secondarie. L’impatto su ambiente e natura sarà limitato grazie al processo di Sostenibilità e Innovazione eguale Eredità (NIV-Prozess) che non risulta essere solo teorico, ma un progetto ben preciso da legare all’operazione giochi olimpici in modo definitivo (vedi comunicato stampa dia GR2022 del 10.01.13). Grazie al sistema di costruzioni parzialmente provvisorie e smontabili, solo le infrastrutture che realmente saranno necessarie anche dopo i GO rimarranno erette, mentre tutto il resto sarà smantellato ed in gran parte riutilizzato altrove.

Come vedete dal 2023 non si troverà nei Grigioni nessun “elefante bianco”, così sono chiamati i ridicoli impianti olimpici inutilizzati dopo i giochi. In riguardo a finanze e “processo NIV”, gli organizzatori hanno pure comunicato ufficialmente che, nel caso non si dovesse riuscire a garantire quanto promesso, la candidatura sarà ritirata entro l’estate del 2015. Il controllo di queste premesse sarà svolto dall’ente pubblico.

Constatiamo quindi che sia dal lato ambientalistico che da quello finanziario il progetto GR2022 risulta essere più che convincente e quindi non ci rimane che inserire un convinto SÌ sulla scheda di voto da porre nell’urna il prossimo 3 marzo.

Per il comitato interpartitico di Bregaglia OlimpiaSÌ,  Gian Luca Giovanoli

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