Progetti giganteschi portano a fallimenti giganteschi
L’entusiasmo degli sportivi per i giochi olimpici in Svizzera è comprensibile. Tuttavia noi grigionesi dobbiamo guardare in faccia la realtà.
Il 3 marzo possiamo votare NO al gigantesco progetto olimpico e puntare così su uno sviluppo turistico indipendente dalle regole del Comitato olimpico internazionale (CIO), uno sviluppo che tiene conto del paesaggio, della natura e della nostra cultura diversificata e plurilingue. Un impiego alternativo dei 300 milioni di franchi, che il Cantone vuole togliere dalle sue riserve per metterli a disposizione di St.Moritz 2022, porterebbe invece vantaggi a tutte le valli e uno sviluppo veramente sostenibile per tutto il Cantone.
Per quei 17 giorni di gare olimpiche sono necessarie infrastrutture tecniche di alto livello, con uno sperpero enorme di risorse. A pagare è chiamata la mano pubblica, il profitto va a pochi rappresentanti dell’industria edile, pubblicitaria e turistica. La consigliera nazionale Silva Semadeni precisa: „Per il nostro Cantone con le sue numerose vallate, con la sua cultura diversificata, per le finanze pubbliche, per il turismo qualitativo, per la natura e il paesaggio e per l’ambiente, per le generazioni future questi investimenti sono tutt’altro che una benedizione.“ E la consigliera nazionale ricorda che anche i tanto glorificati giochi olimpici del 1948 a St.Moritz non hanno portato grande fortuna al comune: „Dal 1948 al 1953 St.Moritz ha dovuto subire la curatela del Cantone, perché i 5,6 milioni di franchi di debiti del periodo bellico e il deficit di 800’000 franchi dei giochi olimpici hanno messo a dura prova le casse comunali. È stata soprattutto la ripresa economica di tutta l’Europa a portare negli anni Sessanta il grande sviluppo del turismo.“
Costi incalcolabili
Per quanto riguarda i giochi olimpici del 2022 il Forum dell’economia grigione ritiene addirittura che siano desiderabili investimenti di 600 milioni, non di 300! Al posto delle residenze secondarie ora, con i soldi della Confederazione, si potrebbero anticipare gli investimenti stradali e ferroviari previsti fino al 2030. Quanto sia veramente necessario e quanti progetti possano realizzare le nostre ditte indigene, di questo non si parla. La granconsigliera e sindaca di Domat/Ems Beatrice Baselgia commenta: „La nostra ministra delle finanze Janom Steiner ci ha già avvisati che il bilancio del Cantone prevede per i prossimi anni cifre rosse e si dovranno prendere misure di risparmio. Penso che con me anche gli altri grigionesi non vogliano risparmiare sulla formazione, sulla cultura, sul sociale e sull’ambiente per permettere al CIO e ad altre organizzazioni nazionali e internazionali di arricchirsi alle nostre spalle.“
Promesse illusorie
Il direttore di CIPRA Internazionale , Bruno Walder, spiega: „Vivere uno spirito pioniere oggi significa ridurre efficacemente l’impronta ecologica e usare le nostre risorse in modo che anche le generazioni future possano vivere bene.” E aggiunge: “Tutto il resto è un inganno, una falsa etichetta di cui tentano di fregiarsi i giochi olimpici St.Moritz 2022.” Per la realizzazione di giochi olimpici sostenibili è necessario cambiare strategia. „Il CIO, che detta le condizioni, è però ben lontano da una svolta ecologica“, sottolinea Walder. Per la realizzazione dei giochi olimpici negli ultimi decenni gli interventi sulla natura sono aumentati, il consumo di energia e la mobilità si sono moltiplicati. In questo modo anche l’impronta ecologica di queste megamanifestazioni cresce di volta in volta. E proprio con una megamanifestazione i promotori dei giochi olimpici vogliono ridare lustro all’immagine della Svizzera all’estero, con una „Carta“ per promuovere „sostenibilità, innovazione, eredità“. L’idea di impegnarsi per uno sviluppo sostenibile per tutto il Cantone in sè non è fuori posto, ma, come fa notare Dominik Siegrist, professore all’Università tecnica di Rapperswil e presidente di CIPRA Internazionale, „questo processo avviato proprio ora con la candidatura olimpica fa sorgere il dubbio che si tratti più di un’idea di marketing che di un’iniziativa seria e credibile.“
Una prospettiva per la gioventù?
E la sostenibilità sociale? Investimenti, costi e deficit per i giochi olimpici pesano sulle finanze e sul finanziamento di altri compiti importanti come il benessere sociale, la formazione e la gioventù, la cultura e lo sport popolare, per citare alcuni esempi. E le generazioni future dovranno occuparsi della riduzione dei debiti. Bruno Walder sottolinea: „La CIPRA, che da oltre 60 anni si impegna per la vita e lo sviluppo sostenibile delle Alpi, vuole che la gioventù possa formulare le proprie visioni sul suo futuro e anche per questo si oppone con fermezza ai giochi olimpici.“ I promotori dei giochi olimpici invece sottolineano permanentemente che si tratta di „giochi per la gioventù“ e parlano di investimenti per il futuro. Hanna Bay, copresidente della Gioventù socialista, contraddice: „Cercano di venderci la loro visione, vogliono farci credere che proprio questo progetto che mangia miliardi renda il nostro Cantone più in forma per il futuro. Ma i debiti che si prospettano già ora non sono sicuramente nell’interesse della gioventù. Sappiamo esattamente quali sono le conseguenze per i giovani se lo stato non ha soldi, si risparmia proprio in quei settori che ai giovani fanno più male. E io, come parte della gioventù, non sono disposta a pagare per i sogni e per il profitto di alcuni pochi.”
Conferenza stampa del Comitato antiolimpico grigione
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