OLIMPIADI 2022 nei Grigioni. Critiche troppo “classiche”
Il neo formato comitato antiolimpico grigione ha pubblicato 10 principali motivi secondo i quali l’avventura olimpica sarebbe troppo rischiosa. Ecco alcune controindicazioni:
Il fatto che anni addietro siano state rifiutate delle candidature ha ben poca rilevanza. Si trattava di candidature completamente diverse e che per altro sono state bocciate anche da coloro che ora fanno parte del comitato anti-olimpico proprio per essere state poco sostenibili e con distanze tra le Host City e i parchi sportivi troppo vaste. Ora si è provveduto ad eleminare anche queste lacune ma i contrari criticano comunque! Come si può asserire già ora che il “progetto GR2022” non potrà dare vita ad olimpiadi bianche e di ridotte dimensioni (meno gigantismo)? Studiando il progetto nei dettagli e valutando le presentazioni pubbliche si arriva alla conclusione che il progetto è assai ben strutturato e dimostra che la possibilità di giochi ridimensionati è reale. Perché non crediamo nell’opportunità che potremmo essere proprio noi piccoli Elvetici o addirittura gli ancor più modesti Grigionesi ad imboccare una strada nuova in questo ambito, dimostrando al mondo intero che si possono organizzare giochi olimpici anche senza eccessivo gigantismo ma comunque di alta qualità?
La critica che i Grigioni siano troppo piccoli è un ulteriore critica banale. Non stiamo parlando di organizzare i giochi olimpici sul maggese di Tombal, ma in quasi tutto il cantone dei Grigioni e cioè in Engadina, in Prettigovia e nella Landwasser. Di certo abbiamo la capacità di contenere, per poche settimane, anche una massa di gente un po’ più elevata delle cifre che siamo abituati a sostenere. Nel 2003 io stesso lavoravo in mezzo al traffico e, sinceramente parlando, manco mi ero accorto che a St.Moritz fossero in atto i mondiali di sci… Per quanto riguarda la sicurezza, di certo sarà più facile garantire la sicurezza in una regione geograficamente formata da innumerevoli valli divise tra loro da insormontabili montagne che in una vasta regione pianeggiante e con un infinità di strade e accessi come i dintorni di Vancouver o Torino. Dal lato sicurezza abbiamo quindi la geografia completamente dalla nostra parte ed è assolutamente inammissibile confrontare il Budget “sicurezza” dei giochi in Canada con i costi previsti nel progetto GR2022. In questo ambito, tenendo conto delle premesse geografiche appena elencate, i 400 mio previsti saranno di certo più che sufficienti.
Mi chiedo poi come facciano queste signore e signori del comitato anti-olimpico ad asserire già ora che i giochi di Londra sono stati economicamente un flop quando l’ente cittadino di Londra non ha ancora tirato le somme definitive! A questo punto desidero riportare uno spezzone di intervista fatto da un serio e critico settimanale elvetico a Boris Johnson, sindaco di Londra: Alla domanda se la Svizzera ed in particolare i Grigioni fanno bene a candidarsi per i giochi olimpici, il sindaco Johnson ha risposto: “Assolutamente SÌ, le olimpiadi uniscono i popoli e le persone ed è una cosa fantastica! Inoltre, grazie ai giochi abbiamo portato all’avanguardia un intero quartiere e ottimato gli allacci del traffico in modo decisivo”. Proprio recentemente la città di Londra ha potuto presentare il suo bilancio 2012 che dopo innumerevoli anni di “debiti” ha chiuso con cifre in NERO! In quanto ad economisti qualificati che avrebbero attestato al progetto poche Chance di riuscita, di certo vi sono altrettanti economisti qualificati che attestano il preciso contrario! In ogni caso l’investimento pubblicitario nelle olimpiadi sarà più efficacie di migliaia di manifesti e spot pubblicitari effettuati in tutto il mondo a suon di milioni. In quanto a qualità e autenticità dell’offerta nonché ospitalità abbiamo effettivamente delle lacune alle quali dobbiamo sopperire, ma proprio in occasione di giochi olimpici avremmo l’opportunità di far vedere al mondo intero la qualità e l’autenticità del nostro paesaggio, dei nostri impianti ed avremo la possibilità di migliorare la gentilezza dell’ospitalità. Parlando di infrastrutture mi chiedo se i membri di questo gruppo critico si rendono conto di quanto asseriscono. Da quando un investimento nelle infrastrutture nei Grigioni ed in Svizzera (strade e ferrovia) andranno a beneficio del Comitato Olimpico Internazionale? Siamo noi cittadini ad usufruire di queste infrastrutture! Se questi investimenti poi, grazie alle olimpiadi, godranno di priorità, non credo che questo possa rappresentare un punto negativo. Se Berna vorrà accelerare i tempi ed aumentare gli investimenti nei Grigioni, non possiamo che vederlo di buon occhio! Il deficit sarà completamente a carico della Confederazione e non del nostro cantone, questo è stato appurato e confermato sia da Berna che da Coira. 1 Mia da Berna suddiviso sui prossimi 10 anni; chi conosce il Budget della Confederazione non può che vedere di buon’occhio questa cifra che non è affatto enorme. La Confederazione investe ogni anno cifre ben più elevate unicamente in un reparto chiamato cura dell’immagine della Svizzera verso l’estero…! In occasione delle recenti candidature olimpiche, socialisti, verdi e organizzazioni ambientalistiche hanno ripetutamente motivato la loro critica a queste manifestazioni menzionando (in parte con ragione) soprattutto il fatto che vengono costruiti o eretti impianti di grandi dimensioni che poi rimangono nel paesaggio senza uso concreto (vedi pista di bob dei giochi di Torino per es.). Ora che i promotori hanno sviluppato un progetto che prevede delle costruzioni in parte provvisorie, le quali verrebbero totalmente o parzialmente smantellate dopo i giochi per essere vendute a località dove offriranno l’ uso richiesto oppure ridotte alle misure adatte per le nostre future esigenze, i medesimi pessimisti criticano questo modo di procedere titolandolo non sostenibile. Un’ulteriore dimostrazione che semplicemente non vogliono saperne di sport e offerte indirizzate anche e soprattutto al futuro dei nostri giovani! Il fatto che, a differenza di tentativi analoghi del passato, l’impatto ambientale venga menzionato solo in modo marginale nel messaggio governativo, dimostra che il progetto è pienamente sostenibile. Anche durante il podio contradditorio del 23 novembre scorso a Vicosoprano, il relatore CONTRA, presente in veste di membro di Pro Natura, ha tematizzato la sua contrarietà al progetto quasi unicamente parlando di finanze, tralasciando la questione ambiente e natura. Questo comportamento sta a dimostrazione che dal lato ambientalistico il progetto è in perfetta sintonia con la natura.
Godersi la fama già acquisita e pensare che non sia necessario prendere delle nuove iniziative è pericoloso. Se St.Moritz gode di una buona fama, è proprio anche grazie alle 2 olimpiadi già organizzate in Engadina nella prima metà del secolo scorso. Vancouver o Londra di certo non erano città sconosciute prima dei giochi, ma la loro fama è stata rinnovata a livello mondiale. Per non parlare poi di Lillehammer: Chi di voi conosceva questa cittadina prima che ospitasse le Olimpiadi del 1994? Il fatto che a St.Moritz, dopo il 2003, anche nel 2017 si terranno i mondiali di sci alpino e fra poche settimane anche i mondiali di bob, non può che essere d’aiuto in relazione ad infrastrutture all’avanguardia e adatte per dei giochi olimpici alcuni anni dopo.
L’organizzazione GR2022 ha chiaramente comunicato che tra loro ed il COI verrà stipulato un contratto che legherà il procedimento previsto per i giochi. Questo contratto vale per ambedue le parti e quindi il COI non potrà effettuare o pretendere dei cambiamenti rilevanti senza il consenso dell’organizzazione. Fresca la notizia che il Granconsiglio retico, con 100 propensi e solo 16 contrari, raccomanda alla popolazione di inserire un SÌ nell’urna il prossimo 3 marzo. I 16 voti contrari provengono per altro tutti dal partito socialista…, tutti gli altri partiti degni di nota sono favorevoli alla candidatura!
Sono convinto che il popolo grigionese sappia cogliere questa opportunità e dica in maggioranza sì al progetto GR2022. La sola candidatura porterà il nome di St.Moritz, di Davos, dei Grigioni e della Svizzera intera sulla bocca di gran parte della popolazione mondiale e sarà dunque una pubblicità impossibile da raggiungere con altri mezzi. Anche la Bregaglia potrà approfittare di questa pubblicità.
Il 3 marzo prossimo votiamo con convinzione SÌ al progetto GR2022!
Gian Luca Giovanoli, membro del comitato interpartitico “OlimpiaSÌ”
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