Caccia alta 2012 nei Grigioni
Il buon numero di abbattimenti di camosci e caprioli ha in ampia misura soddisfatto i cacciatori grigionesi, nonostante la caccia al cervo abbia dato risultati inferiori alla media. Il tutto però, con differenze regionali.
Una caccia speciale per raggiungere gli obiettivi della pianificazione è necessaria in quasi tutte le regioni per quanto riguarda la caccia al cervo, mentre per il capriolo è necessaria soltanto in misura molto limitata. I grandi effettivi di selvaggina vanno adeguati alla capacità delle dimore invernali.
Nel 2012, in settembre, mese dedicato alla caccia alta, le precipitazioni nevose sono state pressoché assenti. Spesso però pioggia, nebbia e favonio hanno ostacolato l’esercizio della caccia. Pascoli autunnali ancora ampiamente verdi hanno provveduto a buone condizioni di pastura nelle zone di protezione della selvaggina e nel Parco nazionale svizzero, cosa che per esperienza si riflette a sua volta negativamente sugli interventi nelle popolazioni di cervi.
Rispetto alla media pluriennale, vengono registrati un numero di catture tendenzialmente inferiore alla media per quanto riguarda la caccia al cervo e buoni risultati per quanto riguarda la caccia al capriolo e al camoscio. Nel 2012, 5477 cacciatori, tra i quali 165 donne, hanno partecipato alla caccia alta grigionese.
Caccia al cervo: condizioni per niente ideali, troppo pochi capi abbattuti
Con 2823 cervi abbattuti, durante la caccia alta grigionese è stato raggiunto solo un risultato inferiore alla media. Tuttavia, il numero di capi abbattuti è variato sensibilmente a seconda della regione.
Fatta eccezione per la Bregaglia, in tutto il Cantone non sono stati raggiunti i piani di abbattimento.
Le condizioni di vegetazione ancora estive di settembre, un inizio tardivo della fregola e condizioni meteorologiche sfavorevoli sono i principali motivi che hanno portato quasi ovunque a un numero di cervi abbattuti inferiore alla media. Le Valli meridionali dei Grigioni, la Domigliasca e la regione di Hinterrhein rientrano tra le eccezioni positive.
Con oltre 1548 maschi abbattuti contro 1275 femmine, la ripartizione dei sessi è più equilibrata di quanto lo sia stata in passato. Gli effettivi di cervo vengono regolati principalmente attraverso la quota di popolazione femminile, quindi con l’abbattimento di capi femmina. Con la caccia autunnale si dovrà procedere agli interventi sulla popolazione di capi femmina, a seconda delle esigenze regionali.
Sorprendentemente buona la caccia al capriolo
Dopo lo scorso inverno, straordinariamente ricco di neve nel Grigioni settentrionale, il risultato della caccia al capriolo va definito sorprendentemente buono. Con 1501 maschi di capriolo abbattuti ci si colloca sì a un livello inferiore rispetto al risultato dello scorso anno, ma il risultato di oltre 1000 femmine abbattute è addirittura leggermente superiore a quello del 2011. Una chiara differenza qualitativa si evidenzia per quanto riguarda i trofei. Dopo un inverno mite, nel Grigioni meridionale sono stati abbattuti maschi di capriolo forti, a differenza di quanto successo nel Grigioni settentrionale. In 11 regioni o sottoregioni su 27 lo squilibrio nella ripartizione tra i sessi deve ancora essere compensato con la caccia autunnale.
Negli ultimi due giorni di caccia, in Engadina sono stati abbattuti 25 giovani caprioli. Nelle regioni Sur funtauna merla (Engadina Alta), Zernez-Ardez e Val Müstair una caccia autunnale al capriolo è superflua.
Buon numero di camosci abbattuti
Con oltre 3000 capi, il numero di camosci abbattuti è sensibilmente superiore allo scorso anno. Il numero di abbattimenti si colloca così al livello prefissato. La protezione supplementare della femmina di camoscio durante quattro giorni di caccia è stata criticata da numerosi cacciatori, ma ha permesso di limitare l’intervento negli effettivi di camoscio. Ciò era voluto, in quanto in numerose regioni del Cantone negli ultimi 20 anni si è osservato un calo degli effettivi di camoscio. Con questa cauta strategia di caccia si vuole evitare di rendere la caccia corresponsabile di un’involuzione degli effettivi di camoscio.
Scarica “Piano d’abbattimento per il cervo e per il capriolo 2012″
Elevati effettivi di cervo e capriolo richiedono una coerente attuazione della pianificazione della caccia
Il numero inferiore alla media di abbattimenti di cervi richiede in quasi tutte le regioni del Cantone lo svolgimento di una caccia autunnale al cervo. Ancora una volta, grandi cacce autunnali sono necessarie nei dintorni del Parco nazionale svizzero. Benché superiore a quelli degli ultimi cinque anni, il piano di abbattimento per la prossima caccia autunnale è inferiore a quelli del 2004 e del 2006.
In diverse regioni il piano di abbattimento del capriolo è già stato completato durante la caccia alta. Gli interventi ancora necessari si concentrano, per quanto riguarda il capriolo, soprattutto nelle aree orientali del Cantone.
Contrariamente a camosci e stambecchi, gli effettivi di cervo e di capriolo si contraddistinguono per un’elevata prestazione riproduttiva. Per queste due specie, l’effettivo cresce ogni anno di oltre un terzo dell’effettivo primaverile. Per il cervo questo significa una crescita annuale di circa 5000 capi. Di conseguenza, per ottenere almeno una stabilizzazione degli effettivi nel Cantone, il prelievo annuale deve essere altrettanto elevato. La caccia autunnale ha l’obiettivo di adeguare gli effettivi di selvaggina alle dimore invernali. Viene così attuato il principale provvedimento di cura della selvaggina, ovvero l’adeguamento delle dimensioni di un effettivo alla capacità dello spazio vitale. Durante la caccia autunnale, in Mesolcina si potranno abbattere anche i cinghiali.
Per la caccia autunnale si sono annunciati 2400 cacciatori, che adeguando gli effettivi di selvaggina alle dimore invernali svolgono un compito importante Con l’attuazione dei piani di abbattimento è possibile ridurre il numero di capi che perisce durante l’inverno e vengono inoltre anche ridotti o evitati i danni al bosco e alle coltivazioni agricole.
Indicazione:
Su www.gr.ch è possibile trovare un video su questo tema.
Persone di riferimento:
- Dr. Georg Brosi, capo dell’Ufficio per la caccia e la pesca dei Grigioni, tel. 081 257 38 92
- Hannes Jenny, biologo della selvaggina, Ufficio per la caccia e la pesca dei Grigioni, tel. 081 257 38 92
Organo: Ufficio per la caccia e la pesca
Fonte: it Ufficio per la caccia e la pesca
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