Radio Südostschweiz mantiene la sua concessione
Il Tribunale amministrativo federale (TAF) ha accolto il ricorso di Radio Südostschweiz contro l’assegnazione della concessione a Radio Alpin Grischa del giornalista Roger Schawinski. Sollievo per Somedia, “decisione scandalosa” per Schawinski.
La sentenza ha capovolto la decisione del Dipartimento federale delle comunicazioni (DATEC) di un anno fa. Nel gennaio 2024 la concessione per la Svizzera sudorientale era stata assegnata all’emittente del giornalista e imprenditore Schawinski.
La Radio Südostschweiz con sede a Coira, titolare della concessione, ha presentato ricorso al TAF contro questa decisione. E ha avuto successo. Nella sentenza pubblicata oggi, la corte ha stabilito che Radio Alpin Grischa avrebbe dovuto essere esclusa dalla procedura, perché non rispettava le condizioni per l’assegnazione della concessione.
Concessione solo se criteri garantiti
I giudici di San Gallo sottolineano che la concessione può essere rilasciata solo se il richiedente garantisce il rispetto delle condizioni di lavoro usuali nel settore giornalistico e gli obblighi previsti. La concessione prevede che la maggior parte dei contenuti dei programmi debba essere prodotta da personale formato e qualificato per soddisfare i requisiti di un giornalismo di qualità. La domanda di Radio Alpin Grischa non soddisfaceva il rapporto minimo tra giornalisti formati e apprendisti.
“Una decisione scandalosa”
I due promotori di Radio Alpin Grischa, Stefan Bühler e Roger Schawinski, definiscono la sentenza “scandalosa”. In un comunicato sottolineano che la loro domanda aveva ottenuto più punti dal DATEC rispetto alla concorrente. La loro programmazione radiofonica, scrivono, avrebbe promosso una maggiore diversità in termini di offerta e opinioni.
Tuttavia, il TAF si è soffermato sul fatto che il loro organico comprendeva uno stagista in più rispetto a quanto richiesto. E questo malgrado Radio Alpin Grischa si sia impegnata a correggere questo punto. “La popolazione della regione e la diversità del panorama mediatico svizzero, già gravemente minacciata, hanno perso molto più di noi con questa decisione”, si legge nella nota firmata da Schawinski e Bühler, ex caporedattore della Bündner Zeitung.
Silvio Lebrument, presidente del consiglio di amministrazione e direttore generale di Somedia, ha detto a Keystone-ATS di essere “molto sollevato” dal verdetto. Ha inoltre fatto riferimento alla petizione firmata da circa 13’000 persone consegnata al Consiglio federale con la richiesta di correggere l’assegnazione. La decisione odierna dà ora certezza ai dipendenti dell’emittente, permettendo di continuare il loro lavoro.
La sentenza del TAF è definitiva e non può essere impugnata al Tribunale federale. L’emittente grigionese deterrà la concessione fino al 2034.
Schawinski vs Somedia: una lotta che dura da anni
La gara per ottenere i soldi del canone radiotelevisivo fra Schawinski e il gruppo mediatico grigionese Somedia dura da ben 18 anni. Nel 2013, dopo sei anni di tira e molla, il DATEC aveva rilasciato la concessione all’allora Radio Grischa. Il fondatore della prima radio privata svizzera presentò ricorso al TAF, senza avere però successo. Neppure un ricorso davanti alla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo (Francia) aveva portato all’ambita licenza.
A inizio 2024 il secondo tentativo, quando il DATEC ha selezionato l’emittente Radio Grischa Alpin, allora in fase di costituzione, per la zona della Svizzera sudorientale e il Canton Glarona. L’obiettivo dei due promotori era quello di rompere il monopolio, che a loro avviso, Somedia detiene nella regione.
Oltre alla disputa sulle concessioni, nell’ultimo anno la discussione è continuata per l’uso del nome “Radio Grischa”. Il duo Schawinski/Bühler voleva vietare a Somedia di usare il loro storico nome, sostituito nel 2015 con Radio Südostschweiz. Il Tribunale commerciale di Zurigo ha però respinto la loro richiesta. Dallo scorso dicembre l’azienda mediatica della famiglia Lebrument ha ribattezzato la loro emittente Radio Grischa.
Fonte ats
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