Avete già votato?
//riceviamo e pubblichiamo\\
Due sì. Il 24 novembre voteremo su due modifiche al diritto di locazione.
SÌ alla modifica del Codice delle Obbligazioni
(Diritto di locazione: Disdetta per bisogno personale)
SÌ alla modifica del Codice delle Obbligazioni
(Diritto di locazione: Sublocazione)
La prima chiarisce le condizioni in cui qualcuno può rivendicare il bisogno personale, ad esempio se acquista un appartamento precedentemente affittato che ha urgentemente bisogno di utilizzare. La seconda garantisce che il subaffitto debba essere richiesto e autorizzato per iscritto e dà al locatore il diritto di rifiutare il consenso se la durata prevista supera i due anni.
Il diritto di locazione protegge la proprietà
“La proprietà è garantita”: l’articolo 26 della Costituzione federale sancisce chiaramente la garanzia della proprietà. E il diritto di proprietà è profondamente radicato nel DNA della Svizzera. Ma quando si tratta del bisogno personale di utilizzare la propria casa, sembra che non sia più così.
Oggi, se una persona acquista un alloggio precedentemente affittato e vuole trasferirvisi, deve rivendicare un bisogno personale urgente. Tuttavia, non è chiaro cosa sia considerato urgente. Questo comporta spesso lunghi procedimenti giudiziari che durano diversi anni. È quindi giusto che la legge sostituisca ora l’espressione “bisogno personale urgente” con “bisogno personale importante e attuale sulla base di una valutazione oggettiva”. Serve chiarezza. Ciò significa che i proprietari possono effettivamente utilizzare il loro alloggio precedentemente affittato entro un periodo di tempo ragionevole se ne hanno bisogno. Questo crea maggiore certezza giuridica per tutti, senza che il diritto di contestazione degli inquilini venga intaccato.
Gli oppositori non hanno argomenti
La sinistra ha lanciato un referendum contro questa decisione, definendola un “attacco frontale della lobby immobiliare alla protezione contro la disdetta”: evidentemente non dispone di argomenti oggettivi. Esaminando le due proposte, si capisce subito che le teorie cospirazioniste sono semplicemente assurde. Secondo il Codice delle obbligazioni svizzero, la disdetta straordinaria dovuta a esigenze personali importanti e attuali può essere richiesta – come è il caso tutt’ora – solo “per sé stessi, per i parenti stretti o affini”. Nel caso della sublocazione, l’unico obiettivo legittimo è quello di garantire che gli accordi siano stipulati per iscritto e siano quindi comprensibili e che il locatore possa rifiutare la sublocazione se questa dura più di due anni ed è quindi improbabile che l’inquilino voglia tornare. Entrambe le disposizioni riguardano solo una minima parte dei contratti di locazione.
Risolvere i problemi con Airbnb con una modifica al subaffitto
Il problema è ben noto, soprattutto nelle città e nelle destinazioni turistiche: inquilini che fanno i “furbetti”, non utilizzando direttamente i loro alloggi in affitto, ma cercando subaffittuari, spesso per soggiorni brevi, ad un prezzo gonfiato, ad esempio ricorrendo a piattaforme come Airbnb. Questo è molto fastidioso per il vicinato, soprattutto per gli altri inquilini di un immobile. I nuovi inquilini spesso non conoscono le regole della casa o semplicemente non le rispettano. Inoltre, i subaffittuari sono spesso alla mercé della persona che subaffitta loro l’appartamento: non conoscono i termini del contratto di locazione principale e non possono dimostrare che stanno pagando all’inquilino un subaffitto eccessivo.
Il subaffitto a prezzi gonfiati è già oggi illegale, ma spesso il proprietario non ha i mezzi per intervenire contro simili abusi. La modifica al diritto di locazione in materia di subaffitto cambierà questa situazione.
L’associazione dei proprietari fondiari APF-HEV Grigioni Italiano raccomanda a tutti di approvare i due oggetti in questione. Si tratta di adattamenti ragionevoli e sensati, approvati dal Parlamento svizzero per aumentare la certezza giuridica.
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