Pionieri bregagliotti in America
Avvincente conferenza di Jennifer Novick. Raccontata la storia di famiglie partite da Soglio nel 1735.
Si scopre oggi che tra i fondatori di almeno due stati americani ci sono Gideon Jennings, a Soglio conosciuto come Gaudenzio Zanini o Gianin, e i membri di altre sei famiglie che per far fortuna, o scappare da una cattiva nomea, buttano tutti i loro risparmi e le loro speranze oltre oceano.
È il 1735, quando con 3’000 lire della Bregaglia ti puoi comprare una casa, con 4’312 lire paghi il tuo debito con la giustizia per adulterio e con 2’600 lire puoi tentare fortuna navigando il Reno fino a Rotterdam, facendo scalo a Londra e, se ti avanza qualcosa dopo 4 mesi di viaggio, puoi partire alla volta del porto di Charleston, South Carolina.
Jennifer Novick, appassionata genealogista, s’imbatte nei discendenti statunitensi di una famiglia partita da Soglio 300 anni fa, prima ancora della nascita degli U.S.A.
Racconta agli ascoltatori che affollano l’Hotel La Soglina ciò che è emerso dalle ricerche che questi le commissionano: per popolare di protestanti gli entroterra delle colonie inglesi in America e limitare così il rischio di attacchi da parte degli spagnoli, dei francesi e degli indiani si reclutavano in Europa famiglie pronte a cambiare radicalmente la loro esistenza offrendo la prospettiva di parecchi acri di terreno ad Orangeburg, materiale per lavorarlo e sostentamento fino ai primi raccolti.
Un tale Purry, probabilmente un agente, descriveva le terre promesse dove i frutti sono più succosi e i cavalli non mancano e nel trattato riadattato per i bregagliotti si paragona il caldo estivo a quello di Chiavenna. In molti vogliono partire, ma ad aprile solo sette famiglie lasciano Soglio, i loro debiti e il loro passato per partire da Basilea. Tutti gli altri figurano in documenti posteriori di chiesa o civili: qualcosa ne ha impedito la partenza. La navigazione fino al nord Europa procede molto a rilento: si viaggia solo di giorno e la notte si dorme sul bordo del fiume, che in alcuni tratti dispone di battellieri privati; dunque con soste continue e i pasti a cui provvedere.
Per chi spende tutto ancor prima di attraversare l’oceano una compagnia di filantropi offre il viaggio in Georgia, dopo quattro anni dediti alla manutenzione del parco pubblico, un piccolo terreno e un futuro nella coltivazione della seta, su cui il nuovo stato intende basare la propria economia tanto da mettere il gelso sul proprio sigillo. Anche delle due famiglie che mutano loro malgrado la destinazione rimangono tracce epistolari e se ne conosce la sorte: Antonio Salis, finiti i quattro anni di lavoro pattuiti, torna a Londra con bambini piccoli a seguito per lamentarsi delle condizioni insoddisfacenti; quando infine decide di tentare nuovamente la traversata lascia i figli orfani per un’epidemia a bordo. Suo figlio otterrà il terreno sognato.
La relazione avrebbe tenuto con le orecchie dritte per ore e nell’ora trascorsa i tanti stimoli fanno sperare che ci siano presto altre notizie sugli antenati alle prese con processi, commerci carnali, strali del destino e fughe prima della forca. Mentre a Soglio le generazioni si susseguono nella routine quotidiana i conterranei salpati in America vivono l’emancipazione di alcuni schiavi da prendere come consorte, una guerra d’indipendenza e la nascita degli Stati Uniti, dal cui primo censimento del 1790 risultano integrati ed arricchiti: proprietari di fondi e di schiavi.
Controlliamo le nostre soffitte che raccontano storie incredibili, degne di Salgari o Boccaccio.
Donatella Rivoir
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