Elda Simonett Giovanoli

La Pgi Bregaglia ha organizzato una serata per i 100 anni dalla nascita di Elda Simonett Giovanoli. Sabato 5 ottobre al Museo Ciäsa Granda.


Elda Giovanoli Simonet ha insegnato per quarant’anni alla scuola elementare di Bivio, mantenendo un forte legame con la sua terra d’origine, la Val Bregaglia. Dopo un periodo giovanile a Pontremoli, in Toscana, dove ha vissuto l’oscurità del fascismo, è tornata in Svizzera con la sua famiglia. Con grande determinazione, ha affrontato le difficoltà economiche e ha dedicato la sua carriera a insegnare ai bambini di Bivio non solo le basi scolastiche, ma anche a navigare verso un futuro incerto.

La sala del museo era gremita. Moderata dall’operatore culturale Marco Ambrosino la serata ha visto il figlio Sandro Simonett ricordare la mamma quale donna forte, elegante, in equilibrio con il marito, amante della lingua italiana, del bregagliotto, amante di Bivio, di Bondo e delle genitori che qua abitavano. Bondo dove, grazie alla maestra, Giancarlo Torriani ha trovato una casa. Torriani, secondo invitato alla conferenza, ha vissuto per 6 anni la maestra delle elementari, nella scuola complessiva della Val Sursette. Come fosse oggi rammenta il rituale delle storie lette da Elda a fine della giornata scolastica.

Massimo Lardi (invitiamo a leggere: L’addio di Elda Simonett-Giovanoli), il terzo invitato alla serata, ha sottolinea la figura di spicco di Elda per tutto il Grigioni italiano, tra l’altro per ben i 46 anni redattrice dell’Almanacco del Grigioni Italiano. Elda Simonett Giovanoli ha pubblicato Ricordi di vita di un’insegnante «per vocazione» (2012). Nel 1975 dà alle stampe Personaggi veri e leggende. Per quanto riguarda Bivio e la sua storia, sua terra d’adozione, Elda Simonett-Giovanoli pubblica Bivio und das Bergell (1988) e C’era una volta Bivio… (1992), tradotto anche in tedesco.
Come poi non dimenticare A goccia a goccia … Libro di lettura per le scuole del Grigioni Italiano (1968).

Per il suo impegno in favore dell’italianità già nel 1978 la Repubblica italiana le attribuì la Croce di Cavaliere.

Patrik Giovanoli