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La Biennale Bregaglia si presenta

1 giugno 2024

BiennaleL’associazione Progetti d’arte in Val Bregaglia con generosità ha allestito un aperitivo al Crot da Bond e successivamente ha illustrato alla stampa di cosa tratta la Biennale Bregaglia a Bondo. La Biennale Bregaglia a Bondo apre sabato 1° giugno 2024.



Misia Bernasconi, curatrice della manifestazione con tema architettura e giardini, collabora con i progetti dal 2018 prima al fianco di Luciano Fasciati ora in prima persona. Solo dieci sono gli artisti che ha scelto sui 230 candidati desiderando seguirne il risultato creativo dall’inizio alla fine, avendo il tempo necessario da dedicare a ciascuno. Affianco al tema pensato per questa edizione si sente l’intenzione di abbracciare l’intera Val Bregaglia e se dunque la mostra si trova a Bondo, 8 eventi collaterali si svolgeranno da Isola a Chiavenna tra il 2 giugno e il 28 settembre.

Il programma, su www.biennale-bregaglia.ch, dará conto di variazioni e prenotazioni in tre lingue. Molto si sentirà parlare degli artisti, delle installazioni e del comitato ma per apprezzare appieno la portata di questo giovane gruppo di lavoro e delle loro idee si deve notare che molto di ciò che vedremo nei prossimi mesi è stato discusso con la popolazione, realizzato in collaborazione con le autorità e in partenariato con strutture ricettive, attività commerciali e gruppi locali.

Inoltre l’impatto della Biennale si auspica sarà morbido e non sconvolgerà i ritmi, il traffico o gli impegni soliti del Comune non essendo concentrato in 48 ore di fuoco bensì spalmato lungo l’estate. La scelta della località nella quale si sono espressi Asano, Collomb, Galiciadis, Gatsas, Herbst, Maspoli, Rios Martinez, Schaffner, Schärer e Steiger suggerisce riflessioni che non riguardano solo l’arte o l’architettura poiché il paesaggio cambierà durante la manifestazione oltre che per le mutazioni normalmente dettate dal clima o dalla luce: Bondo è in ricostruzione, anche la palestra che ha ospitato i giornalisti lo è e probabilmente questa è la condizione ideale nella quale riflettere, indefiniti e senza bisogno di definire, lasciandosi suggestionare dall’ingegno artistico.

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Donatella Rivoir

Inserzione a pagamento

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