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Festeggiati i primi 50 anni dell’Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera italiana

22 maggio 2024

acsiPer festeggiare i suoi primi 50 anni l’Associazione consumatrici e consumatori della Svizzera italiana ha organizzato una serie di incontri in Ticino e nei Grigioni. In Bregaglia si è potuto visitare il Caffè Riparazione e vedere lo spettacolo teatrale “L’Officina della felicità”, con Christian Pezzatti.


Sabato 18 maggio a Vicosoprano molte persone hanno visitato nella sala polivalente i volontari dell’associazione e hanno approfittato della presenza del mercatino di Rosanna e di una merenda con libera offerta.

I Caffè Riparazione sono un’occasione fertilissima per riflettere su ciò che teniamo in casa: di oggetti siamo circondati, ma quali sono utili, quanti indispensabili?

Da decenni si riflette sul rapporto tra consumatore e produttore, tra manodopera e fruizione. L’Acsi ha in Ticino attualmente cinque punti di riparazione fissi, di cruciale importanza. I riparatori esaminano gli oggetti, valutano l’aggiustabilità del prodotto e operano se hanno le competenze adatte: c’è chi aggiusta elettrodomestici, chi si occupa di capi di abbigliamento ed il servizio è gratuito se occorrono meno di 15 minuti, pezzi di ricambio esclusi. Claudio Cianca, membro anche dell’associazione “basta poco”, è uno degli aggiustatori. Ciò che il Caffè Riparazione vuole ottenere, dice, è l’attenzione su ciò che ci circonda a partire dall’oggetto che non funziona più e che ci pone di fronte ad una serie di domande.

riparazioni

Riparatori.

Il fruitore può semplicemente farselo aggiustare, oppure può incuriosirsi sul funzionamento e sui componenti di questo, e la prossima volta magari saperlo aggiustare da solo. Naturalmente il consumatore dovrebbe avere il diritto di ricevere un’assistenza ragionevole da chi gli ha venduto il prodotto: pezzi di ricambio e assistenza di facile reperibilità, costi di riparazione minimi, ma soprattutto un incoraggiamento alla cura piuttosto che alla sostituzione.

Sin dal contatto coi giovani in occasione di giornate a loro dedicate a scuola si cerca di anticipare l’attenzione dalla scelta “riparo o smaltisco?” al momento dell’acquisto. La consapevolezza del consumatore dovrebbe infatti precedere l’acquisto, magari guidandolo verso l’affitto di un oggetto, se poco utilizzato.
Non è detto che ci si debba attrezzare continuamente di qualsiasi cosa ci occorra per poco tempo, esistono delle  oggettoteche: piuttosto che prendere un libro in prestito prendo degli sci, un microfono, una pialla e così via liberando le case da oggetti poco utilizzati, quasi azzerando lo smaltimento delle stesse cose presenti in ogni famiglia ed evitando spese per acquisti superflui.

Molto interessante parlare con Claudio che invita ad una riflessione senza stereotipi o slogan. Scegliere consapevolmente non rientra solo nell’ambito etico, non dà diritto a meriti o medaglie al valore: conviene, ne trae beneficio il singolo risparmiando e consumando il necessario.

Con pratiche di mutua assistenza nell’acquisto e nella fruizione di servizi, o oggetti, stimolate dall’Acsi e dalla rete di organizzazioni incentrate sul consumo consapevole se ne potrebbe trarre un risparmio per la comunità, una condivisione del sapere, una vita qualitativamente più sana e meno improntata sulla performance ai limiti del logorio. In questa direzione si muovono la start-up Circular Lugano, il produttore del Fairphone, o l’organizzazione iFixit.

Con Antonella Crüzer, segretaria generale dell’Acsi, si ragionava sulla realizzabilità di un Caffè Riparazione fisso in Bregaglia. Per rimanere aggiornati si possono seguire i lavori dell’Acsi su La borsa della spesa, giornale dell’associazione redatto da Ivan Campari o il sito wwwacsi.ch

spettacolo

L’Officina della felicità”, con Christian Pezzatti.

Donatella Rivoir

Inserzione a pagamento

Satira di Bregaglia

La vignetta della settimana

gio

Per sorridere un po’.